ECCELLENZA - Mortati: eravano in emergenza, c'era spirito di rivalsa
Il numero 10 del Tamai analizza il memorabile e fondamentale successo ottenuto contro il Codroipo, favorito dalla personale doppietta

Va avanti a doppiette di reti il capitano del Tamai, Alessio Mortati, che dopo aver colpito due volte la Pro Fagagna alla prima giornata e il Muggia in trasferta, ha aperto con il quinto e il sesto gol stagionale anche il big match contro il Codroipo. Una prestazione sontuosa e memorabile quella offerta dal centrocampista delle “Furie Rosse”, che si prende la rivincita a seguito della Finale di Coppa Italia persa lo scorso 5 gennaio:
“Dopo la sconfitta nella Finale di Coppa, dove avevamo dimostrato qualcosa in più, c’era spirito di rivalsa. Per quanto riguarda i gol, ben vengano. Rispetto agli anni scorsi sono di più e finché aiutano il collettivo vanno bene. Speriamo di continuare così”.
Un successo che arriva nell’emergenza, considerate le numerose indisponibilità tra infortuni e squalifiche, che hanno richiesto di reinventare il centrocampo:
“Tanti applausi ad Alberto Parpinel, così come a Mattia Piasentin che ha fatto benissimo, ma complimenti a tutta la squadra perché giocare contro un avversario del genere e offrire una prestazione simile, consapevoli di avere a disposizione in panchina uno o forse due cambi tirati, è qualcosa d’importante. Bisogna applaudire tutto il gruppo squadra, anche chi era in tribuna, che è sempre presente. Ci godiamo questa giornata fino a martedì, e da quel momento ci dedicheremo alla preparazione di un’altra trasferta tosta, come quella contro il Chiarbola”.
Considerata la vittoria del San Luigi, rimangono 5 i punti di distanza dalla vetta della classifica, ma il Tamai crede nella possibilità di rimontarli:
“Noi dobbiamo affrontare partita per partita, ma poniamo attenzione particolare agli scontri diretti; archiviato questo contro il Codroipo, a noi ne mancano due contro squadre che ci precedono, quindi è ancora tutto aperto per le cinque squadre che si trovano a capo della classifica. Penso che così sia tutto più divertente, sia per noi che per chi lo vive da fuori dal campo”.
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