Domenica il Vallenoncello ha colto un’importante vittoria contro la Real Castellana. Sull’andamento della partita si esprime il presidente Vicenzotto:
«È stata una gara difficile e una vittoria più sofferta di quanto non dica il risultato. Siamo andati in svantaggio dopo 3 minuti e abbiamo trovato subito il pareggio con il capitano De Rovere. Siamo stati bravi perché abbiamo continuato a cercare di imporre il nostro palleggio e non abbiamo più rischiato, tranne in un’occasione in cui si è superato Dima. Malgrado ci mancasse il capocannoniere Benedetto, squalificato, siamo riusciti a realizzare il 2-1 ad inizio ripresa su rigore siglato dal neoentrato Mazzon (o Kasdeoui). Poi, sul finire del match, abbiamo fatto il 3-1 sempre con De Rovere, il quale, all’ultimo minuto, ha subito un fallo in area e ha ceduto la battuta al neoentrato Perlin, che ha sigillato il match.»

C’è stata qualche polemica con i tifosi ospiti sulla prestazione arbitrale per i rigori assegnati al Valle. Come risponde?
«Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano. L’anno scorso abbiamo avuto una stagione negativa con la retrocessione, quest’anno ci stiamo esprimendo su ottimi livelli, come testimoniano le statistiche: abbiamo il miglior attacco e la miglior difesa del campionato e questi sono dati oggettivi. Detto questo, può succedere che gli arbitri commettano degli errori, sono dinamiche di campo normalissime. Gli errori arbitrali fanno parte del gioco e vanno accettati in ogni caso. Ho percepito invece lamentele per l’espulsione subita da un giocatore della Real Castellana, ma il calciatore è stato espulso dopo la sua sostituzione, dunque non ha influito sul prosieguo della gara.»

Il Valle sta facendo un campionato dominante, concorda?
«Resta un girone molto equilibrato. Ci sono 4 squadre a giocarsi la promozione: il Valvasone, il Rorai Porcia, lo Spilimbergo e il Vallenoncello. Detto questo, noi finora abbiamo giocato un ottimo calcio e i numeri sono lì a dimostrarlo. Abbiamo subito solo 9 gol in totale, di cui uno solo nelle ultime 3 partite, e ne abbiamo fatti 40, mandando in rete 14 diversi calciatori. Questo è la dimostrazione di un ottimo collettivo, senza magari il classico bomber da 30 gol, ma in grado di far rendere ognuno al meglio delle sue possibilità. Poi siamo anche consapevoli che essere in testa mette pressione: ognuno contro di noi fa la partita della vita e dà il massimo, ma questo è anche il bello del calcio.»

© RIPRODUZIONE RISERVATA