PALLAMANO - Oveglia: la mente dietro il successo di Trieste
Con la promozione in Elite, il direttore sportivo guarda già al futuro, alla costruzione di una rosa più competitiva per affrontare le sfide della massima serie

Svegliarsi e trovarsi in Elite. A dire il vero, a sei secondi dalla fine della gara di ieri a Belluno, non era proprio così. Poi il pareggio a 17 e è arrivato il punto - promozione, festeggiato in campo dai ragazzi di Andrea Carpanese, dallo staff dirigenziale e dal pullman di tifosi al seguito.
All'imbattuta Pallamano Trieste serviva almeno un punto per poter festeggiare con quattro turni d'anticipo il ritorno nella massima serie.
In serata, la vittoria esterna del Molteno a Cologne, che rafforza la sua seconda piazza davanti a Bologna: 25 e 24 punti in classifica.
Trieste aveva a suo favore gli scontri diretti con Molteno e poteva anche contare sul pareggio per ottenere la promozione sul difficile campo del Belluno, che ha dato tanto filo da torcere ai giuliani.
Dopo il primo tempo chiuso in vantaggio di 2 reti (7-5), i padroni di casa hanno subito il ritorno degli ospiti, che non hanno mollato neanche quando si sono trovati sotto di due reti a meno di due minuti dalla fine. Il pareggio ottenuto in extremis ha permesso ai giuliani di fare festa grande anzitempo. Con merito e volontà.
Si è solo all'inizio di un percorso che si auspica dovrà riportare a Trieste la pallamano che conta, con la speranza e l'ambizione di fare bene da parte di una società che vanta ben 17 scudetti e tante gare internazionali.
Storica la vittoria nel 1994 a Zagabria, nel girone di Coppa Campioni, davanti a 12 mila spettatori, ma anche il pareggio interno contro il Kiel e le gare contro l'Hapoel. Si era più giovani e chi vi scrive c'era. E ne sanno qualcosa il ds Giorgio Oveglia e il secondo di Carpanese, Piero Sivini, euforici più che mai a fine gara, ma consapevoli - assieme al presidente Federico Lanza - che adesso viene il bello ed il difficile.
Per Oveglia la rosa della squadra è già performante anche per le sfide della prossima stagione, ma necessita l'inserimento almeno di due terzini capaci di dare il proprio contributo nelle due fasi. Sarà importante anche riportare a casa i triestini che non giocano a Trieste, affiancandoli a capitan Alex Pernic e al vice Thomas Postogna: Dapiran Hrovatin, Stojanovic, Lo Duca, Trost, Di Nardo.
Il campionato riprenderà il prossimo 8 marzo con Trieste che ospiterà al Palachiarbola, alle 19, i salernitani del Lanzara, con l'obiettivo di continuare ad essere imbattuti e di dare spazio ai più giovani della rosa. Sarà l'occasione per i tifosi, che ieri non erano a Belluno, di donare un abbraccio al gruppo squadra, tecnico e dirigenziale e ringraziarli per questo importante ritorno in Elite.
Maurizio Iannarelli
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