IL LUTTO - Ciao Bruno Pizzul, eterno innamorato del calcio
Maestro di un giornalismo sobrio e professionale, è stato "la voce" dell'Italia per 16 anni...

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Bruno Pizzul, maestro di un giornalismo sobrio, professionale e per questo in grado di suscitare emozioni. Pizzul, classe 1938, si è spento all'Ospedale di Gorizia. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni.
Assunto in Rai nel 1969, dal Mondiale messicano del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale per 16 anni fra 5 Campionati del Mondo e 4 Europei.
Ha amato lo sport e, in particolare, il calcio, praticato alla Cormonese, poi nella Pro Gorizia, prima dello sbarco tra i professionisti col Catania. Militò anche nell'Ischia, nell'Udinese e nella Torres: un infortunio al ginocchio mise precocemente fine alla sua carriera.
Intelligente, disponibile, arguto era per tutti un maestro, un punto di riferimenti, lo zio buono di chi ama il calcio. Mandi, Bruno: ci mancherai.
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Fotocopertina: Un toccante ricordo della serata "Una vita in arancione", dove Bruno Pizzul, storico commentatore sportivo e figura simbolo del calcio friulano, non mancava mai a questi inviti, proprio come quella volta al fianco di Gianfranco Sabot, icona della Manzanese. La serata, dedicata alla prima proiezione del documentario sulla bandiera della Manzanese, ha visto la partecipazione di un folto pubblico e tante personalità di spicco, a testimonianza del legame profondo che Pizzul aveva con la comunità calcistica regionale. Foto: Friuligol
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