IL RITORNO - Dalla paura alla speranza
Il giovane calciatore della Manzanese supera il momento difficile e torna tra i suoi compagni di squadra

Tre settimane fa, amici e parenti vivevano momenti di grande ansia, sperando in buone notizie sulle condizioni di salute di un giovane calciatore della Manzanese juniores. Pochi giorni fa, il ragazzo, che era stato rianimato in campo durante una partita a Trieste, è tornato a calcare il terreno di gioco della sua squadra, lasciandosi alle spalle il trauma che lo aveva coinvolto. Il ritorno è stato un'emozionante accoglienza, circondato dal calore dei compagni di squadra, che lo hanno accolto con un grande striscione appeso al cancello e una maglia autografata da tutti loro, segno dell'affetto che non è mai venuto a mancare, sin dai momenti drammatici in cui il giovane era stato trovato privo di sensi sul campo.
La vicenda risale a metà febbraio, quando la Manzanese stava affrontando il San Giovanni per una partita di campionato a Trieste. Durante un contrasto di gioco, il ragazzo era improvvisamente crollato a terra, perdendo conoscenza, suscitando preoccupazione tra tutti i presenti. In quella circostanza, Daniele Fedele, responsabile della seconda squadra, ha mantenuto un costante contatto con la famiglia del giovane calciatore. Lunedì pomeriggio è tornato a casa e già quella sera voleva venire al campo. Per tornare a giocare dovrà affrontare un lungo percorso, potendo camminare solo per tre mesi e senza fare sforzi. La ripresa delle attività sportive avverrà gradualmente, a seconda di come evolveranno le sue condizioni di salute.
Dopo l'esperienza in Terapia Intensiva, il ragazzo si è completamente ripreso, evitando complicazioni anche grazie al tempestivo intervento del massaggio cardiaco praticato da un uomo, Luciano Piselli, che lo ha salvato in attesa dei soccorsi, sotto la guida telefonica del 112. Lo inviteremo nei prossimi mesi per ringraziarlo personalmente e dargli un riconoscimento, aggiunge Fedele. I medici ci hanno detto che senza quel gesto, la situazione sarebbe potuta andare diversamente. Nel frattempo, il giovane seguirà i suoi compagni dalla tribuna, mentre loro si preparano a completare quella partita a Trieste che era stata sospesa a causa dell'incidente, con meno di mezz'ora rimasta da giocare.
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