Come accaduto all’andata, Rive Flaibano-Pro Gorizia si conferma una partita ruvida, combattuta, con poche occasioni e decisa da un episodio negli ultimi cinque minuti regolamentari. A novembre, a fare festa erano stati gli isontini; questa volta è toccato ai friulani che, non senza patemi, hanno capitalizzato l’occasione dal dischetto affidata al numero 9, Riccardo Comisso:

“Rigore con il brivido! Pensavo di incrociare la conclusione, invece ho tirato sul lato verso il quale calcio abitualmente, e il portiere è stato bravo a intuire la traiettoria. Però, sulla ribattuta, ero pronto e la palla è entrata. Tre punti fondamentali in questa rincorsa alla salvezza; noi ci crediamo e combatteremo fino alla fine.”

Un gol che va a impreziosire una gara di estremo sacrificio: pochi i palloni per poter incidere, ma tanto il lavoro fatto a supporto della squadra. È questo che ti viene chiesto?

“Il mister mi chiede questo, ma la lotta fa parte della mia indole: combattere su ogni pallone, cercando di aiutare i miei compagni. Chiaramente, poi, un attaccante vive per il gol e finalmente è arrivato dopo un periodo di digiuno, quindi l’auspicio è di poter continuare su questa linea.”

Terzo successo consecutivo per il Rive Flaibano, ma è un girone di ritorno che premia il lavoro fatto e il cambio di mentalità portato dall’arrivo di mister Mauro Lizzi. C’è particolare entusiasmo all’interno dello spogliatoio. Cosa è cambiato?

“Il girone di ritorno era cominciato sulla falsariga di quello d’andata, ma poi abbiamo iniziato a lavorare, a metterci in testa che siamo un gruppo forte, unito e che ce la possiamo fare. Ora siamo reduci da tre vittorie, in spogliatoio si respira un’aria completamente diversa e dobbiamo continuare così.”

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