U17 GO - Torviscosa a piccoli passi, Cicarelli: c'è voglia di crescere
Il tecnico degli Allievi biancazzurri, alla prima esperienza nella nostra regione, commenta il percorso dei suoi, costellato da difficoltà ma con desiderio di migliorarsi

Il calcio, e più in generale lo sport, non è solo vittorie e successi, ma anche momenti di difficoltà e sconfitte, che possono diventare opportunità di crescita e sviluppo. Questo il leitmotiv degli Allievi del Torviscosa, al momento terzultimi nel girone goriziano degli Under 17 Provinciali con 12 punti.
A commentare il percorso dei suoi ragazzi, il neo tecnico Mauro Cicarelli: “Sono qua da poco più di un mese, ora stiamo vivendo un momento di difficoltà causa infortuni, infatti abbiamo perso il capitano Scapolo per un brutto infortunio al ginocchio e anche il portiere, il che ci costringe a schierare un giocatore di movimento tra i pali. Siamo corti ma mi piace molto la disponibilità e la voglia di uscirne da parte dei ragazzi, che ci mettono sempre impegno e attenzione. Sto cercando di far capire loro che nel calcio ci sono momenti belli e momenti brutti, l’importante è stare compatti e non abbattersi, anche dalle sconfitte possiamo imparare qualcosa di buono.”
Il mister racconta anche il campionato: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso, ho visto squadre ben organizzate e anche buone individualità. In particolare penso che il Santamaria sia una squadra formidabile, giocano palla a terra e possono tranquillamente fare i Regionali.”
Considerazioni importanti, anche perché il tecnico proviene da tutt’altro ambiente: “È il primo anno che sono qua in Friuli, io vengo dalla Campania. Mi sono trasferito con moglie e figli perché cercavamo una regione che ci permettesse di avere contatto con la natura e meno stress rispetto a una metropoli come Napoli, ora posso dire che siamo felicissimi della scelta. Poi, circa un mese e mezzo fa, il presidente del Torviscosa Russo mi ha coinvolto in quest’avventura che ho accettato di buon grado.”
Cicarelli sicuramente non è novizio alla carica di allenatore: “Ho preso il patentino otto anni fa, iniziando come secondo a Nola in Eccellenza. Poi mi sono spostato coi giovani, ho fatto under 15 Regionali per tre anni, poi under 17 e un ultimo anno fermo in attesa del trasferimento. Devo dire che anche in Campania non mancano gironi tosti e di livello, là c’è un ampio seguito di pubblico, forse eccessivo: a volte i genitori non capiscono che ai ragazzi serve un ambiente tranquillo e che la crescita passa attraverso vari step, anche per esempio partire dalla panchina.”
Chiosa con un bel messaggio: “Io credo che a questi livelli bisogna creare in primis gli uomini del domani, inculcando ai ragazzi il rispetto delle regole e il controllo delle emozioni. Insegnare disciplina e rispetto vale più di qualsiasi vittoria.”
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