ECCELLENZA - Fine dell'obbligo dei fuoriquota: la visione di Canciani
Intervista esclusiva su Tv12 con il presidente Lnd Fvg che spiega la decisione di abolire il vincolo e come cambia il campionato di Promozione

Ermes Canciani, presidente del Comitato Regionale della LND, è intervenuto ai microfoni di Tv12 nel corso della trasmissione Terzo Tempo, esprimendo il suo punto di vista sulle recenti decisioni riguardanti i fuoriquota nel calcio dilettantistico. Il presidente ha spiegato le ragioni dietro la scelta di abolire l'obbligo di utilizzare giocatori fuoriquota in Eccellenza, una misura che ha suscitato diverse discussioni tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.
"Questa non è una mia scelta, ma del consiglio che ha deciso di prendere questa strada", ha dichiarato Canciani. "Da quando è uscita la famosa legge dello sport con l’abolizione del vincolo, c'è stato qualche problema in più. La Lega ha quindi deciso di abolire a livello nazionale l’obbligo dei fuoriquota." E qui sorge una domanda fondamentale: come mai, in questo contesto di cambiamento normativo, alcune regioni hanno scelto di non adeguarsi subito e altre sì?
Secondo il presidente, la soluzione trovata dal comitato regionale è stata dettata da una necessità di adattamento alla nuova realtà: "Abbiamo deciso di adeguarci. Nella prossima stagione, il campionato di Promozione sarà costituito da un girone unico, che rappresenterà di fatto una seconda Eccellenza". Questa riorganizzazione, inoltre, ha portato alla decisione di mantenere l’obbligo dei fuoriquota solo per il campionato di Promozione. A questo punto, sorge spontanea un’altra domanda: la creazione di un unico girone per la Promozione sarà sufficiente a garantire il giusto equilibrio tra le squadre, o ci potrebbero essere difficoltà pratiche nell’attuare questa modifica?
Canciani ha poi affrontato un aspetto cruciale legato al numero di calciatori fuoriquota disponibili nella regione: "In rosa devi avere un minimo di 6 fuoriquota, questo significa 260 calciatori. Nella nostra regione, ci sono 260 calciatori tra il 2006 e il 2007 che possano giocare in Eccellenza o in Promozione?" Una domanda che, nella sua semplicità, mette in luce la difficoltà di mantenere in vita una regola che, a lungo andare, rischiava di diventare insostenibile. E infine, se il numero di fuoriquota è così ridotto, quali sono le alternative per garantire lo sviluppo dei giovani talenti nel calcio regionale?
Concludendo il suo intervento, Canciani ha sottolineato che, pur difendendo inizialmente la regola dei fuoriquota, oggi ritiene che la soluzione adottata sia la più pragmatica. Il cambiamento, seppur difficile, sembra essere una risposta alle necessità del calcio regionale, dove le risorse, purtroppo, non sono infinite.
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