CSC NATISONE - La carica di Zufferli: aspettiamo solo di festeggiare
L’ultimo pareggio a Mariano non cambia gli scenari dei seggiolai, sempre saldamente in vetta al girone C di Prima Categoria. L’attaccante commenta: “Felice di contribuire”

La primavera è alle porte e allora iniziano a tirarsi le somme dei vari campionati regionali. Nel girone C di Prima Categoria, a sei giornate dal termine, pare tutto apparecchiato per il gran ritorno in Promozione del Centro Sedia Natisone, primo con 9 lunghezze di vantaggio sull’Opicina. Nell’ultimo turno è arrivato solo un pareggio in casa del Mariano, ma la contemporanea X tra i carsolini inseguitori e il Breg ha lasciato invariate le distanze in vetta.
Proprio dall’1-1 di Mariano parte l’analisi dell’attaccante rossoblù Marco Zufferli: “È stata una gara difficile, sapevamo che loro avrebbero dato tutto perché devono salvarsi e così è stato. Poco calcio e tanta lotta, uno contro uno, falli e ammonizioni: una partita maschia e bruttina, ma il pareggio è giusto. Alla fin fine noi abbiamo avuto qualche occasione, ma siamo stati poco cinici e reattivi, forse il campo pesante ha penalizzato il nostro gioco, mentre loro sono partiti bene e poi hanno fatto la loro gara chiudendosi dietro”.
Come detto, tuttavia, nulla cambia in vetta: “Ormai andiamo dritti verso l’obiettivo, mancano poche gare e stiamo solo aspettando quando festeggiare”. Il cammino autoritario del Csc Natisone non è da sottovalutare: “Questo girone l’avevo già affrontato con la Cormonese, sapevo che si gioca meno a calcio ma in compenso l’agonismo è molto alto e le insidie con tutte le trasferte triestine sono dietro l’angolo. Ma noi siamo stati bravi ad emergere, non essendo molto fisici, grazie alla nostra tecnica e al nostro gioco, che ci ha permesso più volte di sbloccare subito le gare e poi controllarle”.
Zufferli allora analizza la sua stagione: “La reputo positiva, seppur questo è l’anno dove ho giocato meno di tutti a livello di minutaggio. Ma sono contento di far parte di questo gruppo e di portare nel mio piccolo un contributo alle nostre vittorie”.
Il bomber ripercorre le tappe della sua già lunga carriera: “A livello di prime squadre, ho iniziato a 16 anni all’Ol3, poi sono andato a Torreano, a Codroipo, alla Forum Julii, dove ci siamo salvati in Prima e poi raggiunto la Promozione, quindi Cormonese in Seconda, sei mesi alla Fulgor e di nuovo Cormonese. A quel punto ho mollato per alcuni problemi fisici, ma mister Chiacig mi ha convinto a rientrare con la maglia dell’Union 91 coi cui mi è tornata la voglia di giocare e siamo anche saliti in Promozione. In generale, ho sempre cercato progetti ambiziosi, a prescindere dalla categoria. Quest’estate ho deciso di accettare la corte del Centro Sedia, che già in passato mi aveva cercato: non è stato facile lasciare una società stupenda come l’Union 91, ma direi che ne è valsa la pena”.
Difficile scegliere, ma tra i tanti tecnici avuti, Zufferli ne indica alcuni: “Ne ho avuti davvero tantissimi, penso a Berlasso, Russo, allo stesso Monorchio. Se devo pensare alle mie migliori stagioni a livello di numeri, devo dire che Chiacig è quello che mi ha fatto rendere di più”.
Chiosa sul rapporto tra il giocatore e gli arbitri, tema “di famiglia” dato che il fratello Luca è il noto arbitro di Serie A: “Quando sbaglia glielo dico e mi sfogo anche, lui difende la sua categoria (ride, ndr). In campo, più cresci e più capisci che il loro non è un ruolo facile, soprattutto in categorie come le nostre senza assistenti o guardalinee. Chiaro che sul momento mi viene anche da protestare, ma in genere cerco di aiutarli il più possibile. Del resto, è grazie a loro se possiamo giocarci le partite”.
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