Una giornata perfetta, di quelle da ricordare. Il Pordenone, già campione del girone di Promozione, ha chiuso nel migliore dei modi la sua stagione, travolgendo il Sedegliano per 3-0 e alzando al cielo la coppa per la vittoria del campionato, tra gli applausi di oltre 1.200 spettatori accorsi allo stadio Bottecchia.
Un pomeriggio di festa e orgoglio per tutta la città, coronato da una prestazione convincente e da una cornice straordinaria. A consegnare il trofeo al capitano Alberto Filippini sono stati il presidente della Figc regionale Ermes Canciani e il neosindaco di Pordenone Alessandro Basso, a testimonianza dell’attenzione che il nuovo corso sportivo neroverde sta già suscitando anche a livello istituzionale.

In campo non c’è stata partita. Il Pordenone ha dominato sin dai primi minuti, sfiorando più volte il vantaggio, fino a trovarlo al 45’ grazie a un colpo di testa preciso di Borsato su perfetto cross di Carniello. Nella ripresa i neroverdi hanno gestito con autorità, trovando il raddoppio con Toffoli e il definitivo 3-0 firmato Lisotto, che ha fatto esplodere l’entusiasmo sugli spalti.
A rendere ancora più speciale la giornata, il coinvolgimento di tutto il movimento giovanile cittadino. Nel pre-partita spazio alle partitelle e alla sfilata dei bambini delle società Pordenone, San Francesco e Villanova, protagoniste del nuovo progetto di collaborazione WEPN Academy. Un’iniziativa che guarda al futuro e che ha ricevuto il plauso anche del nuovo assessore allo Sport, Elena Ceolin, presente per portare il saluto dell’amministrazione.

L’ingresso delle squadre è stato accompagnato da una coreografia d’impatto realizzata dalla Gradinata, con i gruppi ultras che hanno colorato l’atmosfera e dato voce alla passione della tifoseria pordenonese. Emozioni pure che sembravano dimenticate, ma che ora, grazie a questo progetto di rinascita, tornano a farsi sentire con forza.
La vittoria contro il Sedegliano chiude ufficialmente la stagione, ma rappresenta solo l’inizio di un cammino ambizioso. Il nuovo Pordenone ha già dimostrato di avere basi solide, entusiasmo e un’identità chiara. Con la coppa in bacheca e un popolo tornato ad appassionarsi, il futuro non può che essere carico di promesse.

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