Dopo tre vittorie consecutive e la pausa pasquale, la Gradese è tornata in campo con un gesto di alto valore simbolico: una maglia speciale nei colori dell’Argentina per onorare la figura e l’eredità morale di Papa Francesco, nel giorno dedicato alla sua memoria.

Un tributo sentito, capace di andare oltre il calcio giocato e che ha caratterizzato l’ingresso in campo della formazione isolana nel match contro il Pro Secco–Primorje. Un’atmosfera intensa, di quelle che ricordano perché lo sport può essere anche veicolo di valori profondi.

Il racconto della partita

La gara si è accesa già nel primo tempo: al 30’, è stato Obradovic a portare in vantaggio il Pro Secco. La Gradese ha reagito con determinazione, sfiorando il pareggio con una conclusione insidiosa di Fabris, sulla quale il portiere avversario si è superato.

Nella ripresa, la squadra ospite è rientrata in campo con ancora più grinta e ha trovato il meritato pareggio al 68’ grazie a Riitto, bravo a concretizzare una bella azione corale.

Il grave infortunio e la grande sportività

Poco dopo il gol del pareggio, un brutto infortunio al ginocchio ha costretto Ciarabellini ad abbandonare il campo. L’intervento degli staff sanitari e dei dirigenti di entrambe le squadre è stato immediato e toccante per umanità e collaborazione. L’atleta è stato assistito sul posto in attesa dell’ambulanza e successivamente trasportato all’ospedale di Cattinara per accertamenti.

Finale amaro, ma Gradese a testa alta

La partita è poi proseguita con un nuovo vantaggio del Pro Secco, che ha trovato due reti — una delle quali fortemente contestata per un evidente fuorigioco. La Gradese ha comunque continuato a spingere, colpendo una traversa con Troian e vedendosi negare il gol da un paio di salvataggi sulla linea.

Il risultato finale, 3-1 per il Pro Secco, non rende giustizia alla prestazione della Gradese, che ha mostrato spirito di squadra, correttezza e cuore. Valori che, uniti al gesto di omaggio verso Papa Francesco, fanno di questa giornata un esempio di vero sport.

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