PRIMAVERA - Poker Milan, Udinese al tappeto
Solo 17 convocati per i bianconeri, che cedono con tre gol subiti in sei minuti

MILAN - UDINESE 4 - 0
Gol: pt Sala; st Perrucci, Comotto (2).
MILAN: Pittarella; Magni (dal 22’ st Colombo), Dutu, Paloschi, Tartaglia (dal 32’ st Lamorte); Sala, Hodzic (dal 17’ st Ossola), Comotto; Liberali (dal 17’ st Scotti), Perrucci, Bonomi (dal 22’ st Perina). A disposizione: Colzani, Nissen, Mancioppi, Parmiggiani, Perera, Prince. All.: Guidi.
UDINESE: Mosca (dal 1’ st Sebastiani); Del Pino, Olivo (dal 32’ st Owusu), Dal Vì; Lazzaro, El Bouradi, Landolfo, Xhavara, Shpuza (dal 27’ st Severino); Cosentino (dal 32’ pt Cella), Bonin (dal 39' st Acampora). A disposizione: Cassin. All.: Bubnjic.
ARBITRO: Calzavara. Assistenti: Caldirola – Mittelu.
Giornata complicata per la Primavera dell’Udinese, che esce sconfitta per 4-0 dal confronto in trasferta contro il Milan, al Centro Sportivo Vismara. Una sfida segnata fin da subito dall’emergenza in casa friulana: appena 17 i convocati a disposizione di mister Bubnjic, tre dei quali portieri.
Il match si mette subito in salita per i bianconeri: dopo pochi minuti, infatti, i rossoneri passano in vantaggio con Sala, bravo a ribadire in rete una respinta sul palo colpito da Bonomi. L’Udinese fatica a reagire e il primo tempo si chiude sull’1-0 per i padroni di casa.
Nella ripresa il Milan alza il ritmo e affonda con decisione: in un breve ma devastante blackout bianconero intorno all’ora di gioco, i rossoneri mettono a segno tre gol in sei minuti. Prima Perrucci firma il raddoppio, poi sale in cattedra Comotto, che trova una doppietta personale che chiude virtualmente la gara.
L’Udinese si rende pericolosa soltanto nei minuti di recupero, quando Landolfo prova a salvare l’onore con un tiro insidioso, ma Pittarella si oppone con sicurezza. Il triplice fischio sancisce il 4-0 finale per il Milan.
Per i giovani friulani, ancora fermi a 14 punti in classifica, sarà fondamentale cercare una reazione nelle prossime uscite, lasciandosi alle spalle le difficoltà di un pomeriggio da dimenticare.
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