UDINESE - Il fondo USA avanza: Pozzo resterebbe con il 20%
La bozza d’intesa esiste, scrive il Messaggero Veneto. Condizione chiave: il “paròn” Gianpaolo presidente onorario per garantire la continuità

Il Messaggero Veneto dedica l’apertura alla notizia che sta scuotendo l’ambiente bianconero: la famiglia Pozzo avrebbe firmato una bozza di intesa per la cessione dell’Udinese a un fondo di investimento americano. L’accordo, secondo quanto riportato, prevederebbe una valutazione intorno ai 150 milioni di euro e il mantenimento di una quota di minoranza (circa il 20%) da parte dei Pozzo, con Gianpaolo Pozzo nel ruolo di presidente onorario per i prossimi tre anni.
Il quotidiano sottolinea come l’area sportiva resterebbe in gestione a Gino Pozzo, sulla falsariga di quanto accaduto con la cessione del Granada nel 2016 e con un modello ispirato, almeno in parte, all’esperienza dei Percassi all’Atalanta. Tuttavia, emergono dubbi da parte del “paròn” Gianpaolo Pozzo sulle reali percentuali di intervento del fondo, che sarebbero meno favorevoli rispetto al modello adottato a Bergamo con Pagliuca.
La dirigenza dell’Udinese, interpellata, ha scelto una linea di riservatezza, limitandosi a dichiarare che “il calcio italiano attira interesse da tutto il mondo” senza confermare né smentire l’esistenza dell’accordo. Ma il Messaggero Veneto evidenzia come la permanenza di Gianpaolo Pozzo nel ruolo simbolico di presidente onorario sia una condizione non negoziabile per garantire la continuità gestionale e tutelare sia venditori che acquirenti nella delicata fase di transizione.
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