TROFEO LCFC - Sacile perfetto nei dettagli, crolla lo Ziracco
Occasioni, traverse e un rigore sbagliato: per gli udinesi è ancora una serata stregata. I liventini ringraziano e volano. Gattel spacca il match, Petraz e Gaiarin completano il capolavoro. Grande rispetto tra due big del calcio amatoriale regionale

Sul sintetico di Sacile è andato in scena uno dei quarti di finale più attesi del Trofeo LCFC, tra due squadre prestigiose come Sacile e Ziracco, entrambe reduci da un campionato beffardo in cui la vittoria finale è sfumata all’ultimo. Era la sfida del riscatto e le aspettative non sono state tradite: ritmi alti, giocate di qualità e grande agonismo sportivo.
Il Sacile parte fortissimo, chiudendo lo Ziracco nella propria metà campo nei primi minuti. Le occasioni fioccano: Gaiarin centra la traversa, Petraz e D’Abramo sfiorano il bersaglio e Filippig, tra i pali ospiti, è subito decisivo. Sembra l’inizio di una serata in discesa per i liventini, ma al 10’ lo Ziracco comincia a macinare gioco e mette in mostra le sue qualità sulle fasce e nelle ripartenze. In una di queste azioni, Del Pin da due passi colpisce la traversa: un’occasione colossale che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match.
Nel capovolgimento di fronte arriva invece il vantaggio locale: su uno sfortunato scivolone di Davide Diamante, la palla finisce sui piedi di Mantellato, che si invola e batte Filippig in uno contro uno per l’1-0.
Gli ospiti, non si arrendono: si impossessano del centrocampo, mostrano carattere nonostante il poco feeling con il sintetico, e sfiorano il pari con un gran tiro da fuori di Bertossio che colpisce il palo. Ma sul finire del primo tempo, il Sacile piazza l’uno-due che spacca la partita.
Al 25’, il liventino Murador è costretto a uscire per infortunio, lasciando il posto al giovane Gattel. Ed è proprio lui, pochi minuti dopo, a segnare il 2-0 su quella che sarà ricordata come l’azione più bella della serata: un cambio di gioco di Da Ros da 60 metri pesca perfettamente Santarossa, che dalla sinistra mette un rasoterra in mezzo. Subashi lascia scorrere con un velo elegante e Gattel di prima intenzione spedisce la palla sotto l’incrocio.
Lo Ziracco accusa il colpo. E cinque minuti più tardi incassa anche il 3-0: discesa fulminea sulla fascia di Daniele Petraz, che proprio oggi compie 41 anni, ma corre come un ventenne. Cross al bacio per la testa ancora di Gattel, che firma la sua doppietta personale.
C’è spazio anche per il rammarico: al 40’, lo Ziracco ha l’occasione di riaprire la gara con un calcio di rigore. Sul dischetto va Dario Diamante, che spiazza Rossetti, ma calcia fuori di poco. È il settimo errore stagionale dagli undici metri per i biancoblù: un vero e proprio incubo dal dischetto.
Poco prima del duplice fischio, arriva anche il quarto gol, firmato ancora da Gaiarin, bravo a raccogliere una corta respinta della difesa e insaccare dal limite.
Nella ripresa, il Sacile gestisce con intelligenza, evitando falli inutili e ammonizioni, anche in vista della semifinale contro l’Arzene, che potrebbe essere giocata in casa grazie alla classifica della Coppa Disciplina. La formazione di casa continua comunque a creare occasioni, ma trova un Filippig in versione super, probabilmente il migliore dei suoi.
Lo Ziracco, con la gara ormai compromessa, mantiene alta la dignità e gioca con ordine, cercando conclusioni dalla distanza ma senza trovare lo spunto giusto. I ragazzi friulani, molti dei quali coinvolti anche nel Campionato Carnico, evitano inutili rischi fisici in vista dei prossimi impegni.
Il triplice fischio sancisce un successo netto per il Sacile, che dimostra solidità, concretezza e qualità, candidandosi con forza alla vittoria del titolo regionale. Onore allo Ziracco, che ha provato a rispondere colpo su colpo, ma ha pagato a caro prezzo episodi e sfortuna.
Ottima la direzione di gara del signor Lorenzo Castelluzzo e bellissimo il clima finale, con le due squadre protagoniste di un terzo tempo vissuto nel segno del fair play e del rispetto reciproco.
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