LA LETTERA - Quando il pallone racconta amore, memoria e impegno
Il Memorial Marco Giovannelli diventa voce di valori autentici. Il padre Massimo: “Così insegniamo a vivere con rispetto”

Il cuore del calcio che educa
Nel weekend del 23 e 25 maggio, tra i campi di Cordovado, Morsano, Sesto Bagnarola e Teglio Veneto, è andato in scena il 9° Memorial Marco Giovannelli, un torneo di calcio giovanile che è molto più di una manifestazione sportiva. È un momento di riflessione, di comunità e di memoria viva, nato per ricordare Marco – giovane calciatore scomparso nel 2016 – e per trasformare il dolore in un messaggio di speranza e responsabilità.
A raccontare lo spirito del Memorial, le sue origini e il suo valore profondo, è Massimo Giovannelli, padre di Marco, che attraverso questa toccante lettera aperta condivide il significato autentico di un torneo che, ogni anno, unisce sport e vita, pallone e valori. Con grande rispetto e commozione, riceviamo e pubblichiamo le sue parole.
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Lettera aperta di Massimo Giovannelli
Papà di Marco
Venerdì 23 e domenica 25 maggio si è svolto il 9° Memorial Marco Giovannelli, tra i campi sportivi di Cordovado, Morsano, Sesto Bagnarola e Teglio Veneto.
Due giornate dense, vissute tra partite, abbracci e memoria.
Due giornate nate dal dolore, ma cresciute grazie all’amicizia, all’amore, e a una comunità che ha scelto di non dimenticare.
Marco è scomparso nel maggio del 2016, in un incidente automobilistico.
Giocava nella SPAL Cordovado, proveniva dall’allora Uniti nel Pallone, oggi Co.Mo.Te.
Era un ragazzo semplice, con la passione vera per il calcio, quello fatto di magliette sudate, trasferte in pullman e spogliatoi pieni di sogni.
Quando Marco se n’è andato, i suoi amici e compagni di squadra non hanno voluto fermarsi al silenzio.
Con il sostegno della SPAL Cordovado, hanno deciso di creare un Memorial, che non fosse solo una serie di partite, ma un segno concreto di ciò che Marco rappresentava.
Siamo partiti da un torneo a 16 squadre. Oggi siamo a 32.
Categoria Pulcini, volutamente: vogliamo i bambini, i loro genitori, le famiglie.
Vogliamo parlare con loro, attraverso il gioco, della bellezza della vita e della fragilità delle strade.
Perché una distrazione, un attimo, può cambiare tutto.
E perché il calcio, se ha un senso, è quello che ci aiuta a stare attenti. A stare insieme. A volerci bene.
Dal primo giorno abbiamo deciso che il Memorial doveva essere anche solidarietà concreta.
Per questo collaboriamo con l’Associazione La Partita da Vincere di San Vito al Tagliamento, che raccoglie fondi destinati all’Area Giovani del CRO di Aviano, all’AIL di Pordenone, ai reparti di pediatria di Pordenone e San Vito, e a famiglie in difficoltà aggravate da malattie o condizioni di fragilità.
Il nostro obiettivo non è solo ricordare Marco.
È educare alla vita, al rispetto, alla presenza.
È aiutare i ragazzi a crescere con uno sguardo più grande.
È mostrare ai genitori che un torneo può diventare occasione per parlare di ciò che conta davvero.
Giocare a pallone sì, ma guardando anche fuori dal campo.
Per spingere tutte le società partecipanti a non fermarsi al risultato, ma cercare anche quel risultato umano, sociale, emotivo che solo lo sport sa generare quando è vero.
Nel mondo dilettantistico, dove il denaro non comanda, si possono ancora trasmettere valori.
Sin dai Primi Calci: rispetto, altruismo, accettazione della sconfitta, amore per il proprio paese e per la propria gente.
Lo abbiamo fatto per Marco.
E, in fondo, lo facciamo per ogni figlio, per ogni genitore, per ogni comunità che vuole crescere senza dimenticare.
Massimo Giovannelli
Papà di Marco – Per sempre SPAL
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