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Edizione provinciale di Udine


LA LETTERA - Zuliani: gare decisive vanno dirette da figure preparate

Il coordinatore dell'area agonistica dell'Udine United scrive a Friuligol dopo la sfida play-out degli Elite Under 17: "L'esito della partita è stato determinato dalle decisioni arbitrali..."

Sono Paolo Zuliani e sono da 2 anni il coordinatore dell’area agonistica dell’Ssd Udine United.
Mi vedo amareggiato e spiacente nello scrivere parole, ma a margine di questa stagione, mi sento costretto nell’invitare le dovute autorità a una riflessione: gli arbitri.
Soprattutto dopo quanto visto ieri, ultimo e decisivo turno dei play-out della categoria Under 17 Elite: l’intera partita è stata contraddistinta da decisioni arbitrali che, anche a detta dell’unanimità della società sfidante, la Manzanese, hanno determinato l’esito del risultato. Ma oltre a offside fischiati in maniera dubbia, cosi come rigori (plurale perché 2 parevano limpidi), la gravità sta nel non sapere la differenza che c'è tra "SPA" e "DOGSO".
Per quest’ultima grave mancanza, mi sento in diritto di prendere la parola e dire basta!
 
Faccio una premessa, perché magari qualcuno può dire: ma che ne sa lui? Sono stato per 20 anni arbitro nazionale anche se in una disciplina sportiva di squadra diversa dal calcio. Ho arbitrato 10 anni in serie A e ho ricoperto il ruolo di designatore, pertanto le dinamiche le conosco bene. Partite che determinano il risultato di una stagione, vanno dirette da figure preparate, con esperienza. E ieri non c’erano molte partite in regione…
 
Questo perché poi questi ragazzi lavorano un anno intero, sudano, si impegnano con qualsiasi condizione meteo ed hanno tutto il diritto di essere giudicati per le loro performance senza essere condizionate in maniera cosi netta da tre figure non all’altezza della situazione, che peraltro io stesso ho aiutato affinché raggiungessero lo spogliatoio in sicurezza. Perché poi diventa troppo facile o comodo punire con ammende il pubblico.
 
Sicuramente queste situazioni non aiutano il rapporto di collaborazione e di rispetto che deve esserci tra tutti gli attori del panorama calcistico, soprattutto giovanile. Lavoriamo tutti per la stessa federazione. Ritengo che la professionalità ogni tanto venga espressa con meno qualità (in ultimo ieri, in cui non era presente nemmeno un commissario o delegato Aia) andando a deficere sull’impegno e sul lavoro delle società.
 
Mi aspetto che qualcuno degli organi competenti contatti me o qualche rappresentante della società che rappresento, al fine di sentirci parte integrante di un sistema che vuole migliorare e non solo vittime condannate.
 
Cordiali saluti, 

Paolo Zuliani


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 10/06/2025
 

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