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Edizione provinciale di Udine


UDINESE U17 - Una stagione da favola. Gridel: "Percorso incredibile"

Il terzo posto in campionato, la cavalcata nei playoff, la semifinale persa immeritatamente contro il Torino: tanti applausi per gli Allievi bianconeri, guidati da un giovanissimo ma già capace allenatore

Negli ultimi anni non sono mancate le critiche alla gestione, da parte dell’Udinese, del proprio settore giovanile, ritenuto incapace di portare ragazzi friulani in prima squadra come un tempo, e spesso infarcito di promesse straniere destinate all’oblio. Tuttavia, sprazzi di soddisfazione non sono mancati, come le recenti promozioni della Primavera e, soprattutto, l’ultima splendida stagione degli Under 17 Nazionali.

A riassumerla è il mister bianconero Alessandro Gridel:
“È stato un percorso fantastico sin dalla prima giornata della fase a gironi, dove abbiamo a lungo lottato con Milan e Inter per il primo posto, finendo poi terzi. Ai playoff l’idea era fare il meglio possibile; forse nemmeno noi credevamo di poter andare così avanti, ma partita dopo partita ci siamo sempre più consolidati. Abbiamo superato il primo turno contro la Lazio, nonostante l’inferiorità numerica, poi eliminato il Sassuolo e, ai quarti, con andata e ritorno, la Roma, approdando così alle Final Four nel Lazio. In semifinale contro il Torino abbiamo dominato nel possesso, ma gli episodi ci hanno puniti. Peccato, perché probabilmente eravamo la squadra più in forma e potevamo puntare al titolo. Resta comunque l’orgoglio per un cammino incredibile.”

Una rosa a forte trazione territoriale e con tanta qualità:
“A parte tre ragazzi che vengono da fuori e stanno in convitto, sono tutti giocatori della regione: chi da Udine, chi da Trieste o Pordenone. È una nidiata di qualità; poi subentreranno altri fattori, per cui è difficile dire oggi chi potrà davvero diventare professionista. Se devo fare dei nomi, dico Marello, già presenza fissa in Primavera, e De Paoli, che ha una storia particolare: a inizio anno veniva considerato addirittura non a livello, ora ha appena segnato contro l’Inghilterra con l’Italia Under 17 nell’Europeo di categoria e, per me, è il miglior giocatore del campionato. Ma ci sono tanti altri: Ramku, Romanin, Vettor, Fanin, anche Pirró, che a gennaio ci ha lasciati per la Fiorentina. Sicuramente alcuni di questi diventeranno professionisti.”

La stagione disputata apre orizzonti importanti per il vivaio dell’Udinese:
“Ora dobbiamo porci come obiettivo quello di dare continuità, perché le potenzialità per competere in certi palcoscenici ogni anno ci sono tutte. Queste partite non hanno fatto altro che farci crescere. A livello economico ci sono società con budget più ampi, ma noi abbiamo dimostrato che, lavorando coesi, si possono far emergere tanti ragazzi di prospettiva.”

Ancora da chiarire il futuro del mister, vero e proprio predestinato: da tre stagioni nello staff tecnico bianconero, dopo gli esordi nel settore giovanile del San Luigi, tutto questo ad appena 28 anni.
“Da parte mia c’è tutta la volontà di continuare con l’Udinese. La stagione è appena terminata, a breve incontrerò il direttore per discuterne.”

Gridel chiude con una riflessione sul momento della Nazionale italiana, ridotta ai minimi storici e al centro di svariate polemiche:
“Io penso che nei settori giovanili in Italia si lavori molto bene. Non è un caso che tutte le nazionali Under arrivino spesso fino in fondo nelle competizioni di categoria. Purtroppo ci manca l’ultimo step: far competere questi ragazzi con i grandi. Non giudico i movimenti delle squadre, ma spesso si cercano giocatori a fine carriera che nascondono i nostri — pur validi — giovani.”


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 29/06/2025
 

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