Si sono stappate le bottiglie buone nel girone C di Prima categoria, dove domenica il CSC Natisone, grazie al pareggio con la Pro Romans, ha matematicamente vinto il campionato con tre giornate di anticipo.
Un grande traguardo che il presidente Ivo Todone, assieme a tutta la squadra, ha festeggiato a dovere: “È stata dura, perché abbiamo fatto festa fino all’alba. Lunedì in pochi saranno andati a lavorare!” (ride, ndr). Il verdetto era nell’aria da tempo: “Non è mai facile vincere, ma è chiaro che all’inizio dell’anno abbiamo costruito una squadra per fare bene, su cui il mister ha lavorato ottimamente. Siamo partiti in 28 e siamo arrivati in 28, a dimostrazione dell’affiatamento dei ragazzi tra di loro e verso la società. È la vittoria del gruppo e di chi lavora dietro le quinte”.
Un altro importante conseguimento del presidente riguarda il rinnovato clima che si respira attorno al Centro Sedia: “Abbiamo 30 collaboratori e sono davvero felice di vedere tanto interesse da parte di tutto il paese, sia da parte del pubblico durante le partite casalinghe, sia da parte di chi chiede di poter dare una mano. Questo porta ai risultati. Anche l’ex presidente Franco Bulfoni ci ha fatto una sorpresa ed è venuto a festeggiare, e mi ha fatto molto piacere”.
E le celebrazioni non finiscono qui: “Il 10 maggio, in occasione dell’anticipo contro la Roianese, abbiamo organizzato una grande festa con tutti gli ex capitani e i giocatori più rappresentativi della storia della società, che omaggeremo con una targa di merito. Inoltre, spero che gli amici del Villanova raggiungano anch’essi la promozione in Seconda, per dare ancora più lustro al paese”.
Ora sotto con una categoria tutta nuova: la Promozione. “A girone unico sarà molto dura, bisogna preparare a dovere la squadra. L’obiettivo principale sarà la salvezza, poi quello che verrà verrà”.
Sarà anche l’occasione per sfidare l’amico Antonino Libri, presidente del Corno Calcio: “È stato tra i primi a chiamarmi per congratularsi, seguito da diversi amici e altri presidenti. Non vediamo l’ora di incontrarci in campo, soprattutto per fare il terzo tempo”.
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