Un anno sabbatico per ricaricare le batterie e tornare più carico che mai. Questo il percorso di Alberto Toffolo, che dopo varie esperienze con Tamai, Fontanafredda, Azzanese e Unione SMT, nella stagione che volge al termine si è preso una pausa, lasciando anche l’incarico di presidente dell’AIAC Pordenone ad Alessandro Giavon.
Intervistato, il tecnico esordisce così: “A causa di un problema personale, ho preso un anno sabbatico, ma le cose sono cambiate già a gennaio”. Il riavvicinamento al mondo del calcio dilettantistico si deve a Denis Giacomini, presidente del Rorai Porcia: “Mi ha chiesto una mano e sono andato a fare il direttore tecnico del settore giovanile, dall’Under 12 all’Under 16: un’esperienza nuova e bella, una figura ormai sempre più presente nelle varie società. Ovviamente deve esserci una piena collaborazione con tutti i mister e delle chiare linee guida societarie, altrimenti sono solo discussioni”.
Un ruolo che, però, non occuperà Toffolo ancora a lungo: “Potrei rifarlo in futuro e sicuramente continuerò a dare una mano, qualora ce ne fosse bisogno, a Giacomini, anche da distante, ma dopo un anno fermo la voglia di tornare ad allenare è tanta, e punto a farlo già a luglio. Vorrei una prima squadra o una Juniores con obiettivi, penso di avere l’esperienza giusta per certe categorie”.
Il mister, da attento osservatore in questi mesi, fa il punto sulle squadre della zona impegnate nei vari campionati: “Mi sono documentato tanto, ho visto moltissime gare in tutte le categorie. Tutti gli allenatori miei coetanei hanno fatto un bellissimo campionato: Campaner a Pordenone, fuori categoria per la Promozione, Muzzin a Fiume Veneto e Pagnucco a Fagagna. Il Tamai, come immaginavo, è cresciuto molto nel girone di ritorno, il Corva col ritorno di Stoico sta andando bene, così come Aviano e Fontanafredda. Se devo indicare una delusione, cito la Sacilese: sembrava un anno di rinascita con la nuova società, e invece è arrivata un’altra retrocessione. Dispiace per il ManiagoVajont, che è incappato in una stagione un po’ così”.
Toffolo commenta anche la nuova regola sui giovani, che toglie l’obbligo dei fuoriquota dall’Eccellenza: “Secondo me, se uno è forte gioca comunque. Negli ultimi anni si sono dovuti adattare tanti ragazzi che forse non erano pronti a certe categorie. Ora vedremo più giovani in Promozione o in Prima. Va anche detto che aiuterà molto la fine della riforma, che riporterà un numero di retrocessioni normale nei vari campionati: se ti giochi la salvezza, nove volte su dieci punti sull’esperienza”.
La chiosa del tecnico verte su un altro aspetto del regolamento che andrebbe rivisto: “Mi auguro migliorino la situazione delle seconde squadre, dove ad oggi, se sali in Prima – ad esempio per sostituire un giocatore infortunato – non puoi tornare nella seconda. Dovrebbe esserci più interscambio, con determinati paletti: ne gioverebbero tutti”.
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