A volte ritornano. Anche sei campionati dopo. Francesco Lodi non è l’esercito della salvezza per un’Udinese boccheggiante, ma un uomo in più per un centrocampo di qualità discutibile.

“Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di tornare in un posto dove sono stato bene – esordisce Lodi – metto a disposizione tutta la voglia che io. Chi viene qua deve sapere che c’è tutti poter fare bene. Io sono al servizio della squadra e dell’allenatore.”

La prima esperienza friulana non fu proprio felicissima.
“Quando mi presero fu per un preciso progetto: D’Agostino dove andarsene ed io giocare al suo posto. Mi ritrovai, invece, sulla fascia sinistra...E non riuscii ad esprimermi secondo le aspettative. Ma, se sono qui, significa che la società crede comunque in me.”

Pronto per esordire ?
“Fisicamente sto bene. Ho chiesto ed ottenuto dal Catania, alla quale auguro una pronta risalita, di potermi allenare. Diciamo che mi manca un pochino il ritmo gara.”

Il momento non è dei più felici.
“Da quando sono andato via le mie responsabilità sono aumentate. Ho visto le partite dell’Udinese. Con Juve è arrivata una grande vittoria, con il Palermo non meritavamo di perdere. A Roma è stata una serata no, contro l’Empoli la sconfitta è arrivata con una rete che si poteva evitare. Martedi non fa testo: nel primo tempo abbiamo subito tre tiri e altrettante reti. Ecco, non dobbiamo aspettare di beccare degli schiaffi per svegliarci, ma essere squadra dal primo al 95’…E pensare, soprattutto, a non subire gol.”

Domenica a Bologna è fondamentale.
“Bisogna mettersi a disposizione tutti, con sacrificio e umiltà. Per uscire da questo momento particolare.”

Modulo?
“Il mio ruolo è davanti alla difesa. Il sistema conta poco, bisogna dare tutto in campo. Lo stadio è bellissimo: chi viene a giocare qua deve pensare che gioca contro la città di Udine, non solo contro l’Udinese.”

Quando è nata la trattativa?
“Ho avuto contatti con altre squadre, ma appena il mio procuratore mi cha chiamato, ventilandomi la possibilità di tornare in bianconero, ero contento. La società è importante, la piazza mi permetterà di rilanciarmi. Sono orgoglioso di farne parte di nuovo.”

Di Natale è sempre stato un tuo grande estimatore. Potreste rilanciarvi entrambi.
”Il rapporto tra me e Antonio risale ai tempi di Empoli. Lo reputo come un fratello acquisito. Tornerà presto grande: è uno che segna da tempo 20 gol a campionato… Se comincia non si ferma piu.”

Non è che litigherete per le punizioni ?
”Nessun problema, l’importante è procurarsele. Chi le tira non ha importanza.”

Hai scelto il numero 20.
“ Negli ultimi anni ho sempre avuto il dieci. Allora ho fatto dieci più dieci…”

”Si tratta di un giocatore noto, di esperienza e qualità – è il telegramma del ds Giaretta – l’abbiamo scelto per darci una mano, non solo in questo momento di difficoltà, ma anche per il resto del torneo. Il contratto è di un anno, con opzione per un eventuale rinnovo.”

Roberto Zanitti

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