Ad una settimana dall’inizio del campionato (sabato all’Olimpico contro la Roma, ndr), c’è poco da stare allegri. Appena entrata, infatti, l’Udinese già esce dalla Coppa Italia. Lo fa in maniera preoccupante, al cospetto di uno uno Spezia organizzato e spietato, abile a denunciare le deficienze di un avversario lento nello sviluppo della manovra, prevedibile, con giocatori ammalati di precariato (Widmer si applica, ma forse ha la testa altrove), inadeguati (Armero) e ancora fuori forma (Zapata). De Paul è forse quello più coinvolto – non solo a parole - dal progetto: dal suo piedino sgorgano infatti idee interessanti ma, talvolta, anche l’argentino finisce aggrovigliato dal proprio talento. Cosi è già tempo (e siamo soltanto il 13 agosto…) di mugugni e contestazioni con la Curva Nord che non risparmia fischiate sonore e cori ironici. Magari non è il caso di esagerare in catastrofismi, però l’annata non sembra proprio nascere sotto ottimi auspici… Si comincia con Widmer e De Paul a prendere le misure, stuzzicando da fuori Chichizola ma, al 24’, Pulzetti disegna una velenosa palombella smanacciata da Karnezis. E’ un momento felice per i liguri, antipasto di minuti paradisiaci: archiviati alcuni angoli senza esiti apprezzabili, Pulzetti innesca Sciaudone il quale, di prima intenzione, scarica il sinistro. Karnezis però è piazzatissimo, decolla e alza oltre la traversa. Nuova opportunità ospite al minuto 34: calcio piazzato dal limite che Nenè non sfrutta. Improvvisamente, contro ogni previsione, al 34’ l’Udinese trova il vantaggio: De Paul recupera dalla spazzatura un pallone e lascia partire un tiro che Nahuel Valentini corregge sciaguratamente nelle propria porta spiazzando Chichizola. Potrebbe risalire immediatamente lo Spezia al 37’: sulla zuccata di Okereke, Karnezis si conferma, comunque, affidabile. Sono però soltanto le prove generali della valanga ligure che stordisce la banda Iachini: un minuto dopo, infatti, al culmine di una mischia fantozziana di stampo rugbystico la palla, accompagnata da Nenè, varca la linea. Non è finita: il tempo di ripartire e Okareke irrompe in area, fulminando Karnezis. L’Udinese replica ma, se Zapata è ancora troppo pachidermico nelle movenze e macchinoso nelle scelte, De Paul procura soltanto il solletico a Chichizola. Si riprende e, dopo10’, uno scomposto quanto inutile intervento di Pulzetti su Badu, offre a Zapata l’occasione per impattare. Dal dischetto, però, il deludente “panteron” riesce soltanto a “colpire” Chichizola. Cosi, al 13’, lo Spezia può scappare: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone perviene a Nenè, dimenticato dalla difesa: a differenza del collega colombiano, il nove ospite non risparmia Karnezis. Al cospetto di uno scenario non proprio preventivato, Iachini prova a dare la scossa: che non può, però, di certo arrivare dallo spento Hallfredsson…Oppure da uno Jankto schierato forse un po’ troppo tardivamente. Penaranda, dal canto suo, cerca qualche spunto, agevola il giallo ai danni di Ceccaroni ma, per ora, l’intesa con Zapata non è paragonabile nemmeno ad un fugace flirt estivo. Nel frattempo Karnezis impedisce il poker spezzino, opponendosi a Piccolo. All ’89 Zapata spezza finalmente l’incantesimo deviando in porta un pallone “lavorato” da De Paul. Troppo poco, troppo tardi. Lo Spezia avanza in Coppa (affronterà il Palermo), all’Udinese non rimane che il campionato. Sperando di non finire nelle ultime tre…

UDINESE – SPEZIA 2 - 3
Gol: 35pt De Paul, 38pt e 14st Nenè, 41pt Okareke, 44st Zapata

UDINESE: Karnezis, Heurtaux, Danilo, Felipe, Widmer, Badu, Fofana (16st Hallfredsson), De Paul, Armero (29st Jankto), Matos (16st Penaranda), Zapata. Allenatore: Iachini.  A disposizione: Scuffet, Samir, Angella, Lodi, Edenilson, Kone, Balic, Perica, Ewandro.

SPEZIA: Chichizola, De Col, Nahuel Valentini, Terzi, Migliore, Pulzetti, Sciaudone (36st Vignali), Mastinu (12st Piccolo), Errasti, Nenè, Okereke (22st Ceccaroni). Allenatore: Di Carlo. A disposizione: Pagnini, Alex Valentini, Tamas, Galli, Awua, Bastoni, Maggiore, Piu, Acampora.