L’Udinese ferma l’emorragia, torna a immagazzinare punti dopo tre giornate di magra e…mantiene sei lunghezze sul Carpi, penultimo della classe. Piaccia o no, questa continua ad essere la realtà, anche dopo la gara con la Lazio. Una sfida non proprio da consegnare alla storia del pallone, ma vissuta dai bianconeri in tuta da lavoro, con la consapevolezza che, in momenti come questi, la concretezza si fa preferire al ricamo. Friulani con Guilherme e Kuzmanovic nel motore e Di Natale in panchina. La Lazio è piuttosto diroccata in difesa ma l’organico a disposizione di Pioli offre valide alternative. Si parte e, dopo 8’, ecco già il primo avvicendamento: l’infortunato Bisevac deve abbandonare il campo, sostituito da Mauricio. Al 28’, dopo tanto calcio approssimativo, un episodio che accende la miccia. L’Udinese va a bersaglio con Kuzmanovic, ma l’assistente sotto la tribuna (Manganelli) rileva con colpevole ritardo il – giusto - fuorigioco di Edenilson, autore dell’assist. Al 38’, invece, un incursione di Candreva semina il panico nella difesa friulana, ma nessun compagno riesce ad approfittarne. Al 42’ Danilo, già ammonito, tampona Djordjevic rimediando il secondo giallo: Udinese in dieci. Per il brasiliano si tratta della seconda espulsione nelle ultime tre giornate. E al 44’ Konko, dal cuore dell’area, scaraventa in curva.

Colantuono ci mette altri nove minuti della ripresa a ridisegnare la squadra: la strategia prevede l’uscita di Zapata, anche a corto di autonomia, e l’ingresso dell’attento Heurtaux ad irrobustire le barricate. E poco dopo ecco la sostituzione dell’impresentabile Guilherme con Lodi. Infine Kuzmanovic, senza benzina, viene rilevato da Fernandes. Pioli pesca, invece, dalla panchina la carta Klose. Al 37’ la Lazio sfiora il vantaggio: cross di Candreva e infelice impatto di Konko che incorna a lato di testa. Replica immediatamente Thereau: l’idea del francese è neutralizzata in corner da Berisha. Prima della battuta, però, il “loquace” Matri si fa cacciare da Celi. E, se in campo non c’è più tempo per emozionarsi, ai bordi si assiste ad uno scambio ravvicinato di opinioni tra i due team manager Manzini e il tradizionalmente mite Infurna…Finisce cosi, senza danni, per entrambe: per un’Udinese sempre malaticcia ed una Lazio che si conferma appartenente al mazzo delle incompiute della stagione in corso.

Foto Pino Nonino

UDINESE – LAZIO   0 - 0

UDINESE: Karnezis, Wague, Danilo, PIris, Edenilson, Badu, Guilherme (14st Lodi), Kuzmanovic (24st Fernandes), Ali Adnan, Thereau, Zapata (9st Heurtaux). Allenatore: Colantuono. A disposizione:  Romo, Meret, Armero, Widmer, Felipe, Coppolaro, Kone, Di Natale, Perica.

LAZIO: Berisha, Basta, Bisevac (8pt Mauricio), Hoedt, Konko, Milinkovic Savic, Cataldi, Parolo (30st Klose), Candreva, Djordjevic (44pt Matri), Keita Balde. Allenatore: Pioli. A disposizione: Marchetti, Guerrieri, Patricio, Gentiletti, Mauricio, Mauri, Felipe Anderson, Onazi.

ARBITRO: Celi di Campobasso. Assistenti: Manganelli e Tegoni. Quarto uomo: Padovan. Addizionali: Russo e Di Paolo.

ESPULSI: Danilo, Matri

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