Un gol agli Stati Uniti, nel battesimo internazionale (al “Torneo delle Nazioni”) della neonata selezione azzurra Under 15. E pazienza se, durante la finale con la Francia, non ha concesso il bis. Perché il futuro si è chiaramente schierato dalla sua parte. Dalla parte di Veronica Benedetti, 16 anni il prossimo 8 maggio, da Muzzana del Turgnano, dove ha giocato (assieme ai maschi), prima di approdare, nell’attuale stagione, a Tavagnacco.

“Ma il calcio è il mio secondo sport – si racconta Veronica – perché, da nove mesi a otto anni, ho praticato il nuoto. Dopo, però, c’è stato soltanto il pallone.”

Passione ereditata?
“Sono figlia unica, a casa mia qualcuno ha giocato, ma non ad alti livelli. Dove spero di arrivarci io”

Studi?
“Frequento l’Istituto tecnico commerciale “Deganutti”.“

A Tavagnacco si parla parecchio di te.
“Una società che è una specie di seconda famiglia. Faccio parte dell’Under, ma ho anche già avuto l’opportunità di allenarmi con qualche occasione con la serie A.”

Sei un centravanti classico?
“Direi di si. Ma amo pure svariare sulla fascia, per aiutare la squadra. E chiaro che devo ancora migliorare molto, in tutti i fondamentali. In particolare sul piano tattico.”

Giocatore prediletto?
“Cristiano Ronaldo. Sia per le qualità tecniche che per il… fisico.”

Come ti sta la maglia azzurra addosso ?
“E’ un’emozione grandissima, che spero di rivivere tante altre volte”.

Colmare il gap con paesi all’avanguardia non sarà semplice.
“Affrontare Stati Uniti e Francia ci ha fatto capire quanto dobbiamo ancora lavorare. Ma è stato utile…”

Obbiettivi a breve ?
“Ci attendono alcune gare toste, importanti, con l’ Under, sia in campionato (domenica prossima a Cinto Caomaggiore è in programma lo spareggio con il Vittorio Veneto per l’accesso alla fase nazionale, ndr) che in Coppa. Dobbiamo fare bene.”

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