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Under 19 Nazionali Girone C 2023/2024

Chions Monte Prodeco
1 : 1
 

Commento


CHIONS - MONTEBELLUNA  1 - 1
Gol: 5’ pt Flaborea, 4’ st Da Ria su rigore


CHIONS: Rosada, Bronzin, De Clara, Battistella, Bastiani, Facchin, Bearzot, Basso (27’ st Palma), Flaborea, Ferrari (47’ st Pollicina), Dessi (38’ st Zanin).
In panchina: 12 Mazzapica, 14 Lorenzon, 15 De Cecco, 16 Arapi, 19 Valeri, 20 Xuma.
Allenatore: Mauro Salatin.

MONTEBELLUNA: Cecchetto, Bardini, Da Riva, Scandiuzzi, Masi (29’ st Bardin), Capraro, Amine (27’ st Bellato) , Cecchele, Pontin, Corrò, Maronilli (42’ st Mattiazzo).
In panchina: 12 Gamba, 13 Kernc.
Allenatore: Mirco Da Riva.

ARBITRO: Giacomo Nadal sez. di Pordenone. Assistenti: Davide Benedetti sez. di Tolmezzo e Alessandro Miani sez. di sez. di Pordenone

NOTE . Pomeriggio soleggiato, temperatura di 13 gradi, terreno soffice e in discrete condizioni, spettatori 80 circa.
Ammoniti: mister Mauro Salatin, Battistella
Espulso: al 42’st mister Da Riva per aver invaso il campo, a gioco fermo. Recupero: pt 5’ st 4’.

Villotta di Chions -  Nel segno della continuità. Il Montebelluna strappa un equo e sofferto pareggio sul rettangolo del tenace Chions, ma recrimina per un rigore, solare, non concesso al 41’ st da Nadal, in ritardo nel seguire l’azione fallosa del centrale di casa che ha fine gara ha ammesso l’ingenuità. Il Montebelluna in virtù di questo verdetto conserva un congruo margine di vantaggio sul Cartigliano, a -9,  e si coccola il primato, ma con un turno in meno da giocare. La trasferta nel vicino Friuli ha però ha posto fine all’imbattibilità esterna di 262’ (sabato scorso nel test contro l’Adriese, Gamba/Cecchetto avevano visto sfumare la solidità complessiva a 457’). E’ la sfida di cartello del weekend nella rassegna nazionale. Il Chions che nel corso dell’intera settimana ha preparato puntigliosamente la gara contro la capolista, punta ad assicurarsi i tre punti e conservare intatte le aspirazioni da playoff, deve esporsi e giocare la gara a viso aperto. Mister Salatin nel disegnare lo schieramento di partenza conta sull’intera rosa. Metodico nelle sue scelte e allergico agli impieghi “forzati” che piovono dall’alto, il collega Da Riva qualche problema di organico lo vive alla concomitante partenza di Baggio ceduto in settimana al Monza. Le scelte gli permettono comunque di imbastire un undici che allena per l’intera settimana, un gruppo omogeneo e collaudato. Schieramento a una punta (Pontin) affiancato da due ali veloci, Amine e Maronilli. Nelle retrovie la regia difensiva è affidata a Capraro arrivato dal Pordenone, mentre sui due lati a spingere ci pensano a turno Bardini e Da Riva. E un Monte elastico, una sorta di fisarmonica nell’occupare gli spazi, ma con il baricentro troppo basso. Una sorta d’attesa che facilità i compiti di rottura della fisica mediana di casa, sempre pronta a ripartire sfruttando il compasso e la forza d’urto di Flaborea. E’ un Monte decisamente lungo, che lascia in avanscoperta Pontin e Amine, in giornata-no, e sulla sinistra agisce il moto perpetuo di Maronilli, spesso arginato nel contatto fisico dal diretto interlocutore. Il Chions inizia a spron battuto, aggredisce alto e al 4’ nello sviluppare la transazione dalla propria mediana alla linea dei sedici metri montelliani, Capraro e Masi allentano la pressione su Flaborea, il centravanti si fa superare dalla traiettoria, lascia cadere il pallone e di mezzo volo lo scaraventa a fil di palo, uccellando l’avanzato Cecchetto. Il Montebelluna accusa il colpo e fatica a trovare il bandolo del gioco. Scandiuzzi si prende per mano la squadra e la reazione si vede all’11’:  accelerazione sull’out mancino di Pontin, il centravanti converge e mira il primo palo dove si allunga con il palmo della mano Rosada. La capolista approfitta del flash per far indietreggiare il Chions che non esalta lo stile, ma ringhia a contrasto. Al 20’ è ancora Pontin a seminare il panico in prossimità dell’area gialloblù. Il centravanti imbeccato da Amine, uncina il cuoio al limite dell’area, va in rotazione e sul diagonale indirizzato alla base del palo lungo, Rosada fa lo straordinario e smanaccia in corner. Al 24’ il Chions beneficia di un calcio di rigore (la solita “mano morta” colpita accidentalmente) che Nadal assegna senza esitazione. Cecchetto però è una scheggia nel rintuzzare il penalty di Flaborea lanciandosi sulla propria destra. Nel finale di frazione la capolista torna a rendersi pericolosa con un “dai e vai” Maronilli-Pontin-Maronilli che calcia fiacco.

Ripresa. Il Montebelluna parte di slancio e al 4’ è Cecchele a subire la carica nei sedi metri che Nadal sanziona con il tiro dal dischetto. Da Riva di piatto fa centro. E’ un Monte più tenace, presente, ma nell’affondare la finalizzazione, si rivela alquanto precipitoso. Al 9’ Pontin alza la mira, poco dopo è Corrò a concludere fiacco dai sedici metri. Il Chions in parte subisce la corale avanzata ospite, arretra e cede troppo campo. Al 24’ si vede al tiro Amine, ma il diagonale “sporco” è controllato da Rosada. L’undici di Salatin in questo frangente cerca sovente la verticalizzazione catapultata dalle retrovie, ma sciupa parecchio nella misura. Nel quarto finale i padroni di casa attaccano in massa, ma nelle varie mischie innescatesi nei sedici metri, nessun attaccante gialloblù ha saputo districarsi dalla marcatura e concludere. Ma la grande occasione per incamerare i tre punti l’ha avuta al 41’ l’undici trevigiano. Sul un rapido ribaltamento del gioco, Pontin s’infila tra i due centrali di casa e nell’attaccare i pali di Rosada si mette tra l’ avversario e il pallone, ma l’ultimo uomo di casa, appena messo piede in area lo stende di brutto. Nadal finge di non vedere l’accaduto, non assegna il rigore e nemmeno sanziona l’espulsione da ultimo uomo. Una decisione inaudita, penalizzata dal netto margine di campo concesso dal fischietto pordenonese nel seguire l’azione. Nel finale assai concitato e nervoso, a farne le spese (a gioco fermo da 1’) il pacato Mirco Da Riva, colpevole di aver messo accidentalmente un piede in campo nel richiamare i propri ragazzi. Una perla, a partita chiusa, il richiamo del tolmezzino Benedetto, il 1°assistente che ha indotto Nadal ad estrarre il “rosso”. 

Flavio Cipriani

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