Marcatori : 47'st Benes

 

Sabato 10 maggio, alle 17:30 si è giocata nel campo sintetico di Via Locchi, a Trieste, la finale di Coppa Regione Femminile che ha visto di fronte le compagini dell'ACF PASIANO (Pordenone) e della POLISPORTIVA SAN MARCO (Trieste).

Il Pasiano era reduce dalla vittoria 6 -0 contro le medesime avversarie ottenuta la domenica precedente e da subito impone il suo ritmo ed il suo gioco. La prima clamorosa occasione da gol capita infatti all'intreno del primo giro di lancette sui piedi di Codotto che però non finalizza.

A questa faranno seguito 90 minuti di dominio assoluto delle pasianesi che collezionano palle gol con Polzot, Codotto, Fagotto e Sogaro su tutte ma la porta appare stregata. Discutibile la direzione dell'arbitro che fa correre troppi interventi duri operati dalle triestine, e da uno di questi, al termine del primo tempo, scaturisce l'infortunio della giocatrice pasianese Valeri costretta a lasciare al campo e portata in ambulanza al pronto soccorso cittadino per un forte trauma alla schiena (l'arbitro incredibilmente ha lasciato correre l'azione per interromperla soltanto a seguito delle proteste delle compagne dell'infortunata).

Per il Pasiano è un brutto colpo perdere un giocatore di questo calibro ma la panchina offre adeguate altrenative e il secondo tempo registra la continua egemonia bianco-nera che va più volte vicino al gol con Dal Cin, Polzot e Fagotto che si fa neutralizzare un rigore. Nel frattempo continuano le alquanto discutibili decisioni arbitrali che sfociano in un recupero insufficiente rispetto al tempo perso per l'intervento dell'ambulanza e nella punizione "regalata" alla squadra triestina che però è brava a capitalizzarla al meglio nell'unico tiro in porta verso la posta avversaria.

Sicuramente si può dire, ed è corretto farlo, che il Pasiano ha perso da solo la partita, e che il San Marco ha fatto quello che poteva fare capitalizzando al meglio l'occasione avuta ma resta il rammarico per un arbitraggio non all'altezza che ha lasciato correre troppo in un verso e nella scelta della Federazione di far giocare una finale in un campo sintetico ed assolutamente non neutro. 

Purtroppo il calcio femminile di per se, come lo sport femminile in generale, in Italia già non vanta molti supporter e le atlete fanno enormi sacrifici guadagnando zero e giocare in questo clima, dove si denota una scarsa attenzione da parte dei vertici, di certo non aiuta.

La speranza è che da questi errori si possa crescere perchè il movimento femminile merita molte di più attenzioni e di essere elevato agli altari e non essere continuamente l'ultimo pensiero.

Per il Pasiano si conclude una stagione che l'ha visto protagonista ma non vincente, e questo sarà il giusto stimolo per una prossima stagione che speriamo gli consenta di raccogliere i frutti lasciati per strada quest'anno.