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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Delneri: "A Pescara con furore"

Domani all’ “Adriatico” (ore 15, arbitra Celi) bianconeri contro l’ultima della classe. Il mister: “Con Zeman loro più veloci e verticali, attenti a non perdere l’equilibrio”. Assenti Fofana e Felipe, al centro della difesa c’è Angella. Thereau, recuperato, parte dalla panchina

 

Dalla prima all’ultima. Dalle stelle alle stalle. Con tutto il rispetto per il Pescara. Da tre gare (una vinta e due perse) targato Zeman, ma sempre malinconicamente ultimo del gruppo e segnato da un destino ormai ineluttabile.

Mister Delneri, si passa da Dybala a Caprari...
“Ogni gara fa storia a sè e noi dobbiamo giocarle tutte con grande furore – annuncia il tecnico bianconero – perché loro si daranno da fare per vincere e provare ad agganciare una zona magari adesso lontana. Giocheranno, inoltre, la seconda gara casalinga con Zeman e non avranno nulla da perdere. Noi dovremo essere accorti e attenti come con la Juventus. Solo dando rispetto e valore a queste partite, possiamo uscire con un risultato positivo”

in Abruzzo senza Felipe e Fofana.
“Spiace per Seko, che stava giocando bene, ma è giovane e si riprenderà. Felipe ha qualche dolore, si è affaticato anche per la normale tensione e per aver messo più energie del consueto contro la Juventus. Chi al suo posto ? Angella”.

Thereau, invece?
“E’ convocato. Il ginocchio non gli fa male, vediamo la resa organica, se sta bene, lo faccio giocare. E’ un’ottima notizia per noi”

Che cosa replica a coloro i quali hanno ricamato sull’assenza del francese con la Juventus? Hanno definito Delneri uno da Zelig…
“Non credo di esserlo ancora…Ho fatto una scelta, pensando anche attraverso quali giocatori avrei potuto sopperire a tanta fisicità. Per combattere con determinate armi, senza essere spocchioso. Ciò che conta è uscire dal campo con la testa giusta: sia chi gioca subito, sia chi entra…”

E’ cosi difficile cambiare formazione, dopo una prestazione del calibro di quella sfoderata contro Higuain e soci?
“Vedremo chi va in campo, domani sera sapremo…Le risposte, comunque, le ho sempre. Il problema non sono i singoli, ma la resa collettiva. Ci ho già ragionato e mi tengo ancora 24 ore per decidere. Come domenica scorsa.”

Il Pescara ?
“Sarà un match diverso da quello con la Juventus. E attenzione, non è soltanto la qualità a scendere in campo. Ho provato ad allenare squadre che lottano per salvarsi: ci mettono grande piglio, velocità, non hanno nulla da perdere. Dovremo riconoscere che in campo ci sono anche loro. E lottare con la stessa attenzione messa con la Juventus e con l’Inter: essere compatti e sbagliare poco. Per proiettarci verso obbiettivi più sereni. E’ vietato essere sazi di quello che abbiamo adesso. E non scordiamoci che, contro i campioni d’Italia, l’Udinese schierava cinque elementi dal 1994 in su…”

In passato, a Udine, siamo rimasti già scottati da gare ritenute comode (Parma, Cesena, Carpi, Frosinone…) e finite malissimo.
“A Empoli, però, l’andazzo era da zero a zero. Abbiamo il nostro clichè di gioco, ma non bisogna dare campo al Pescara, che ha gente tipo Caprari e Cerri: sono più veloci nell’esecuzione rispetto alla gestione Oddo e verticalizzano. E possono fare gol sempre, anche in trasferta, come accaduto a Genova. Però, come tutti, concedono qualcosa. Bisogna essere equilibrati, mantenendo costanti punti di riferimento e mai perdere le misure come con capitato con il Sassuolo, ad esempio. Non sbracare mai. Chi gioca, deve comunque dire la sua, vediamo se il gruppo è solido come penso…”

Sinora siete andati a bersaglio con pochi giocatori.
“Non sono pochissimi, credo otto: magari potevamo segnare di più, ma le reti sono comunque ben distribuite. E se si può discutere sui ruoli dei realizzatori, le occasioni si creano. Prima di tutto, però, bisogna pensare a non beccarli…Anche se, rispetto a quello che concediamo, subiamo ancora tanto”

Pescara e Palermo prima della sosta: due match ball in chiave salvezza.
“Può essere. Stiamo, comunque, continuando a lavorare sull’ atteggiamento tattico e su quello fisico per dare un senso alla stagione, sempre portando grande rispetto agli altri, ma pure per dare opportunità a chi ha giocato meno, tipo Ewandro o Balic. E valutarli per il futuro”

Rivedremo nuovamente la coppia Perica - Zapata?
“Si aiutano, lavorano con intensità. Perica deve imparare a muoversi con Duvan e con i compagni: piano piano si conosceranno meglio e saranno in grado di produrre un buon calcio”

All’ “Adriatico” con il 4 - 3 - 3 ?
“Cominciamo con quel sistema, poi vediamo”

Sull’altra panchina siede un certo Zeman.
“Mi piace, perchè è uno di quello che ama il calcio propositivo…”

Roberto Zanitti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 11/03/2017
 

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