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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - L'eccezione che non conferma la regola

Delle quattro formazioni al via della Final Four di Firenze solo i neroverdi non hanno sostituito il tecnico. Saranno circa cinquecento i tifosi neroverdii presenti sugli spalti

Mancano meno di 48 ore alla sfida del Franchi contro il Parma che mette in palio la finale play-off per il salto in Serie B, che la temperatura dell’attesa sale alle stelle. La Pordenone sportiva è pronta a migrare in Toscana per rimanere vicino alla squadra e sognare assieme a Cattaneo e compagni in un miracolo sportivo. Inutile nascondere che il Parma parte con i favori del pronostico: campagna invernale faraonica, prestigio e impatto mediatico danno ai ducali di mister D’Aversa la convinzione di poter essere la squadra candidata a salire in Serie B.
I neroverdi, incerottati per le assenze di Berrettoni, Stefani e Arma sono attesi ad una prova super per sperare di contrastare una formazione, che nel corso del campionato gli ha superati due volte e teminato la stagione sportiva un punto avanti nella classifica finale. La speranza dei supporters è quella di fare leva sulla qualità del gruppo, sulla consistenza morale di una rosa che ha dimostarto di potersi confrontare contro chiunque, scavalcando ostacoli di qualsiasi natura tecnica e ambientale.
Tedino, l’unico tecnico delle quattro formazioni al via della Final Four a rimanere ben saldo sulla propria panchina, ha studiato negli ultimi giorni con attenzione lo scacchiere da opporre agli emiliani. Potrebbe partire con Padovan, unica punta, oppure con Misuraca a fare il falso nueve, per non dare troppi riferimenti a Lucarelli e soci. Ma su queste scelte Tedino non si sbilancia, per non dare troppi riferimenti al collega e per giocare il fattore sorpresa.
Come detto delle quattro compagini arrivate a Firenze, ben tre, fatta eccezione per i ramarri, hanno cambiato guida tecnica nel corso della stagione. Il Parma ha cambiato a dicembre con l’arrivo di Roberto D’Aversa al posto di Apolloni, così come ha fatto la Reggiana a fine gennaio con l’addio a Colucci per affidarsi a Lorenzo Menichini. Molto più tribolata la vicenda dell’Alessandria, che ha sostuito Braglia con Bepi Pillon a tre giornate dal termine del campionato.
Va dato quindi atto a Mauro Lovisa, di non essersi conformato al trend generale, tenendosi ben stretto il proprio tecnico anche nei momenti di difficoltà, garantendogli la massima fiducia. Tedino ha dimostrato nelle ultime due stagioni di aver raggiunto un profilo professionale importante, gratificato da tanti addetti ai lavori, che hanno identificato nei neroverdi una delle squadre che pratica uno calcio frizzante e redditizio e l’unica ada ver raggiunto due semifinali negli ultimi due anni. Lo scorso anno fu il Pisa a interrompere il volo e proprio nella gara giocata sotto la torre pendente i neroverdi furono costretti a dire addio alle speranze con un 3-0 che ha mandato la formazione di Gattuso prima in finale e poi in Serie B. Ora è nuovamente la Toscana ad ospitare le speranze di un popolo cresciuto e affamato, che raggiungerà lo stadio “Franchi” con ogni mezzo.
Finora sono circa cinquecento i tifosi che con pullamn, auto e furgoni si sposteranno dal Friuli, un bel numero se si considera che si tratta di una giornata lavorativa. Oltre 1000 i fans del Parma stimati nella curva opposta, anche in questo caso Davide contro Golia.

Gianpaolo Leonardi

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 12/06/2017
 

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