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Edizione provinciale di Pordenone


CSI - Stefano nei cuori: così il Casarsa ha conquistato la serie A

La squadra di Fogolin protagonista di una stagione in crescendo, che l'ha portata a vincere il campionato davanti al babau Real Prodolone. I bomber erano portieri e ora segnano a raffica. Pastore: "Questo successo lo abbiamo dedicato al nostro Stefano"

L'Afc Casarsa è la squadra cartolina degli Amatori Csi di Pordenone. Battendo infatti per 3-2 il Rockenrolla, l'undici di Fogolin ha subito lasciato il segno, conquistando al primo colpo la vittoria nel campionato e la conseguente promozione in serie A.
L'impresa è ancora più notevole ove si consideri che Berti e soci hanno avuto la meglio su alcune vere e proprie corazzate, in particolare il Real Prodolone e il Rapid Sacile. Il Csi propone squadre ruspanti, combattive, che si divertono, ma fanno anche sul serio. Si corre parecchio e si sviluppa buon calcio, di conseguenza non è per nulla facile primeggiare. Per riuscirci ci vogliono soprattutto delle motivazioni speciali. Come quelle trovate lungo il percorso dal Casarsa, come spiega il terzino destro (nonché segretario del club) Alessandro Pastore: "Questa vittoria riveste per tutti noi un significato particolare e profondo; l'abbiamo dedicata al nostro indimenticato e indimenticabile Stefano Faè, che lo scorso gennaio, a causa di un'ischemia celebrale, è mancato all'età di 46 anni. Abbiamo perso all'improvviso una persona unica, vera, splendida: quanto accaduto ci ha segnato e ci ha unito ancora di più. Stefano ci ha dato la forza di non mollare, di non arrenderci di fronte alle classiche difficoltà che tante squadre impegnate in questi tornei si ritrovano a dover superare: gli infortuni, la rosa che si riduce fino all'osso, i tanti impegni della vita di tutti i giorni che restringono lo spazio da dedicare a questa passione che ci accomuna. Abbiamo tenuto duro, ci siamo aiutati l'un con l'altro, disputando un ritorno davvero strepitoso".
Alessandro Pastore ricorda il Real Prodolone versione rullo compressore con cui il Casarsa si è trovato a duellare: "I nostri amici-avversari a lungo hanno avuto diversi punti di vantaggio; la svolta è arrivata due settimane fa in uno scontro diretto memorabile, risultato all'insegna dell'agonismo e della lealtà. Il terzo tempo, poi, è stato addirittura indimenticabile. Vorrei ringraziare i ragazzi del Real e delle altre formazioni del campionato per come ci sono state vicine in seguito alla scomparsa del nostro Stefano".
Proveniente dalla Prima divisione degli Amici del Calcio, il Casarsa ha trovato nello sperimentato Josef Fogolin il tecnico di polso in grado di gestire il gruppo e di fargli compiere un vero e proprio salto di qualità, fondato su un lavoro costante, su allenamenti sostanziosi e duri, che hanno permesso alla compagine di farsi valere fino a primavera inoltrata. Quello di Pastore e compagni è stato un crescendo impressionante ed emozionante: ciascun giocatore ha dato il suo prezioso contributo al risultato finale. Tutti hanno condiviso mentalità, filosofia sportiva, spirito di squadra, sacrifici e momenti allegri. In particolare, si possono sottolineare le prestazioni dei due attaccanti più prolifici, entrambi - udite udite - ex portieri; parliamo di Pasquin (una dozzina di gol all'attivo) e del bomber Stefano Ghersini, andato a segno in ben 31 occasioni; del capitano, il ventisettenne Gianluca Berti, un vero punto di riferimento o dei portieroni Marco Calligher e Armando Basile, che si sono rivelati determinanti.
Questo Casarsa si merita l'applauso e promette ancora di far parlare di sé.
Stefano, da lassù, non potrà che essere orgoglioso di come è diventata quella che, oggi più di sempre, rimane la sua squadra.

Alessandro Maganza 

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

In attesa dell'applicazione ITALIAGOL - FRIULIGOL è disponibile il nostro servizio dedicato all'inserimento del risultato finale e dei propri marcatori

Istruzioni su come interagire con la nostra redazione

 

 

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  Scritto da La Redazione il 29/04/2016
 

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