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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - Neroverdi con il petto gonfio. Lassù si può sognare

La strepitosa vittoria con la Reggiana fa rinascere l’entusiamo. Parma e Venezia nel mirino dei neroverdi

 

Il Pordenone è vivo. Il successo contro la Reggiana, con la complicità di alcuni risultati delle rivali, ha visto i ramarri salire al terzo posto in classifica, a soli due punti dalla vetta, occupata ora da Bassano e Venezia. Al secondo posto il Parma con 25, quindi i neroverdi con la “Regia”. Più staccate, a 22, Padova e Gubbio. Al termine del campionato mancano venticinque gare e, come si è visto sinora, le gerarchie non sono ancora del tutto chiaro. Ma la squadra di Tedino è lì, nel giro che conta. La crisetta autunnale aveva allarmato i tifosi, eppure sarebbe bastato analizzare senz’ansia le partite per capire ceh il momento era solo passeggero. Anche il campionato senza un vero padrone suggeriva di avere pazienza e fiducia. Ora, con due vittorie di fila ( assieme al pareggio con l’Ancona sono tre i risultati utili),  tutti di nuovo sul carro del vincitore. Il Pordenone, nei primi posti, ci può stare. E pure a lungo. Con la Reggiana, per quanto la rivale abbia giocato al di sotto del proprio standard, ha fatto vedere codici di gioco ben definiti e in particolare un’autorevolezza notevole nell’indirizzare e gestire la gara: i primi minuti di fuoco, in cui si è passati in vantaggio, sono l’emblema in questo senso. Una squadra che ha subito imposto il proprio gioco, andando alla ricerca immediata del gol tenendo il ritmo alto. E se si conta che, solitamente, le formazioni di Tedino fioriscono nel girone di ritorno, c’è davvero di che sperare. Lasciato alle spalle l’ottobre negativo, si deve continuare su questa falsariga. Il calendario, dal punto di vista teorico, dà un aiuto. Le prossime due gare sono infatti alla portata: Modena lunedì prossimo in posticipo e in trasferta (20.45, diretta Rai Sport), Fano sabato 26 novembre in casa (alle 16.30). Le rivali navigano in zona salvezza, se il Pordenone gioca come con la Reggiana, non c’è storia. Per questo bisogna tenere il piede sull’acceleratore e puntare ai 6 punti, approfittando di tanti scontri diretti delle rivali: il prossimo turno si giocano Feralpisalo'-Venezia, Parma-Padova e Reggiana-Albinoleffe; il 26 novembre Bassano-FeralpiSalò e il derby veneto tra Venezia-Padova. Insomma neroverdi con la possibilità concreta di fare un’ulteriore passo in avanti emagari solleticare sogni frettolosamente accantonati. Uno degi aspetti più belli della gara contro la truppa di mister Colucci è stato il ritorno al gol di Luca Cattaneo, idolo dei tifosi, impiegato in un ruolo a lui particolarmente congeniale, dove ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa emiliana. Vederlo esultare è stata una sorta di liberazione, dopo alcune voci maligne che lo davano fuori dal progetto Tedino. Recuperato appieno fisicamente, riteniamo che Tedino non ne volesse privarsi troppo facilmente, aspettando il momento giusto per farlo scorazzare liberamente per il campo, con i suoi dribbling funambolici e la sua tecnica sopraffina. E il nr. 16 non ha atteso molto per tornare a pungere, nel collettivo di sabato scorso ha suonato con Berrettoni e Arma sinfonie di alta scuola, facendo schizzare i decibel. “Veleno” è tornato, ora per tutti un pericolo in più, in un Pordenone che continua a meravigliare.

Gianpaolo Leonardi


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  Scritto da La Redazione il 14/11/2016
 

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