Si è disputato in serata il recupero valido per la dodicesima giornata del campionato di Eccellenza del Collinare: lo Ziracco si è imposto sul Montenars 3- 2.
Parte subito forte la squadra di casa che trova il vantaggio di testa con Giaiotti bravo a sfruttare la sua stazza imperiosa e indirizzare in rete un preciso traversone dalla destra dell'intramontabile Antony Dugaro. Lo Ziracco cerca di chiudere il match prima possibile, ma il Montenars non è dello stesso avviso e tiene in campana la difesa di casa con le puntate di Lucardi e Londero. Tuttavia, i padroni di casa pervengono al raddoppio nel momento più difficile e lo fanno a pochi minuti dal riposo con Petruzzi, bravo a girarsi in area e a indirizzare di destro con un secco tiro che si spegne sotto la traversa.
Ad inizio ripresa ancora lo Ziracco, sempre con Petruzzi, trova il tiro da posizione defilata del 3-0.
A questo punto complice la girandola di cambi e il calo di tensione si assiste al ritorno del Montenars, dal possibile 4-0 con ripartenza non finalizzata dai locali, il Montenars riduce le distanze grazie ad un rinvio preciso del portiere Petris subentrato al 15', la sponda di Rodriguez è precisa per Londero che infila Carnieletto. Zanuttini e Dusso sulle corsie esterne compiono un buon lavoro, che non viene finalizzato dai terminali offensivi. Il Montenars prende campo, qualcosa non gira negli schemi difensivi della compagine di casa, ci crede la compagine ospite e a 5' dal termine s'incunea in area Serafini, fermato irregolarmente per il direttore di gara il sig. D'Andrea (di livello la direzione), che decreta il calcio di rigore. Dal dischetto Rodriguez non sbaglia: la sua esecuzione è impeccabile e spiazza Carnieletto.
Al fischio finale nonostante la sconfitta i ragazzi di Montenars si riuniscono in gruppo urlando di gioia per aver dato il massimo; lo Ziracco, dal canto suo, balza a un solo punto dal Thermokey capolista e si lascia alle spalle la scomoda compagnia del temibile Pozzuolo, avendo tra l'altro disputato una gara in meno della prima della classe. 
Le emozioni non sono certo finite...

Franco Poiana

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