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Edizione provinciale di Udine


SERIE A2 - Pedone, ultimatum a Cavina

Intervenuto in diretta a UdinewsTv, il presidente della Gsa è tornato sulla sconfitta di Jesi, concedendo alla squadra e al coach due settimane di tempo per "Lavorare su amalgama, mentalità e rimettere la "barra a dritta"". E sul nuovo palazzetto: "Sarà pronto entro il 2020"



Non pago della sfuriata di ieri, il presidente della Gsa Alessandro Pedone ha inteso ritornare sul rovinoso ko di Jesi, ribadendo alcuni concetti nella diretta serale di UdinewsTv, l’ emittente “amica” (ora si, dopo che la stagione passata, mal digerite le difficoltà tecniche riscontrate nella trasmissione di alcune gare, il “boss” aveva minacciato la…disdetta) del club bianconero. “Non ci aspettavamo questo passo falso, anche perchè erano due punti fondamentali per ottenere una buona posizione (si qualificano le prime quattro dei due gironi, ndr) in vista della Coppa Italia - ha detto Pedone –, bisogna quindi riprendere subito il filo, fino dalla prossima partita di Cagliari. Abbiamo fatto una bellissima campagna acquisti: crediamo di avere gli esterni più forti del torneo, centri importanti e playmaker di livello. Per questo abbiamo un problema più psicologico che sostanziale: la squadra fatica a trovare un’identità e anche quando vince non convince”.

Ma il futuro non può attendere oltre. “La partenza a razzo della Fortitudo, l’andamento di Montegranaro e Forli non ci permettono passaggi a vuoto. Oggi ci siamo confrontati con il coach, che credo debba lavorare in tempi velocissimi sulla mentalità e sull’amalgama della squadra (tre mesi di lavoro non sono bastati ?, ndr), delineando una gerarchia definita. In un paio di settimane dobbiamo ritrovarci e rimettere la barra a dritta”.

Quanto ai singoli, Pedone chiede qualcosa in più ai “senatori” del gruppo. “Mortellaro e Pinton devono prendere la leadership della squadra (sinceramente non ci sembrano cosi “tagliati” per questo tipo di…ruolo, ndr), come Vanuzzo a suo tempo (ma le categorie e gli obbiettivi erano altri, ndr): non parlo di percentuali, ma di piccole cose, come gettare un asciugamano o rincuorare un compagno. Sono dettagli che incidono”. Come sarebbe opportuno che squadra e coach fossero un po’ più comunicativi e disponibili nei confronti dei tifosi. Soprattutto verso coloro che si sciroppano 1200 chilometri (certo, ci possono essere anche altri modi per trascorrere la domenica...) per assistere a certi spettacoli.

All’orizzonte si “staglia”, intanto, il nuovo palazzo degli sport. “Abbiamo il “Carnera” pieno ogni domenica e una raccolta pubblicitaria che aumenta annualmente del 20 - 30 per cento. E non nascondiamo le nostre ambizioni: vogliamo andare in serie A1. L’estate scorsa Ennio Fattori, un imprenditore friulano ci ha proposto una sinergia per realizzare un’opera importante a Udine sud, dove c’è una certa carenza di impianti. Poi si sono affacciate altre cordate, allo scopo di candidare le soluzioni Citta Fiera e Safau. In questo momento sta prendendo corpo la prima idea: esiste un progetto per un impianto polifunzionale che dovrà diventare un punto di riferimento per il territorio, ospitare grandi eventi ma anche essere in grado di mantenersi. Da parte dalla Giunta Comunale le c’è la massima apertura al dialogo: se tutto andrà come deve, sarà pronto nel 2020”.
Ma dove sarà il basket udinese tra un anno e mezzo? (rozan)



 

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  Scritto da La Redazione il 26/11/2018
 

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