COPPA ITALIA - Stiso ribalta la finale: Brian Lignano in paradiso!

Al termine di una partita emozionante e vibrante la formazione di casa si impone con merito per 3-2 sulla Pro Gorizia

PRO GORIZIA-BRIAN LIGNANO 2-3
Gol: 14’ Delle Case, 17’ Grion J., 55’ Bradaschia, 81’ e 85’ Stiso

PRO GORIZIA: Buso, Delutti (52’ Bradaschia), Duca, Samotti (76’ Novati), Piscopo, Cesselon, Lucheo, Aldrigo, Gubellini, Grion J., Mikaila (52’ Dimroci). All. Fabio Franti

BRIAN LIGNANO: Bon, Bonilla, Pozzani (53’ Pramparo), Variola, De March, Codromaz, Stiso, Baruzzini, Cassin (92’ Cusin), Alessio (91’ Gobbato), Delle Case (25’ Tartalo). All. Alessandro Moras

ARBITRO: Roberto De Stefanis sez. Udine. ASSISTENTI. Piero Mansutti sez. Basso Friuli e Pierfrancesco Carlevaris sez. Trieste. QUARTO UOMO: Matteo Cerqua sez. Trieste.

NOTE - Ammoniti: 46’ Delutti, 60’ Dimroci, 68’ Cesselon, 92’ Aldrigo. Calci d’angolo: 6-5. Recupero: 1t. 2’ ; 2t. 4’+2’.

Una delle più belle finali di coppa Italia di Eccellenza degli ultimi anni si conclude con la vittoria del Brian Lignano, che mette in bacheca il suo primo trofeo regionale, battendo con una contro-rimonta la Pro Gorizia per 3-2. In vantaggio con Delle Case al 14’ del primo tempo dopo avere sprecato un calcio di rigore con Baruzzini, il Brian Lignano viene raggiunto tre minuti dopo grazie alla rete di Jacopo Grion e poi superato ad inizio di ripresa grazie alla marcatura messa a segno dal neo entrato Bradaschia. Partita risolta negli ultimi dieci minuti con due splendide giocate di Stiso, ombre del partido di una finale che ha regalato emozioni per tutti i 98’ giocati

Partenza sprint del Brian Lignano: al 1’ filtrante di Alessio per Delle Case, Duca cerca di ostacolare la conclusione ma tocca il piede dell’attaccante, il signor De Stefanis vicinisssimo all’azione non ha alcun dubbio nell’indicare il dischetto. Baruzzini va piuttosto timido alla conclusione favorendo la parata di Buso che si distende in tuffo e la smanaccia alla sua sinistra; vano risulta il tentativo di Bonilla di ribadirla in rete.
Insiste il Brian Lignano che un minuto dopo ci riprova con Cassin, la sua conclusione finisce alta sulla traversa. Nonostante l’errore dal dischetto è la squadra di Moras a fare la gara, Baruzzini prova a scacciare i fantasmi del rigore sbagliato ed all’11’ ci prova direttamente su calcio piazzato dal vertice sinistro dell’area di rigore: l’esterno mancino termina di poco oltre sulla traversa, con Buso che segue la traiettoria con la coda dell’occhio.
Particolarmente attiva la Brian Lignano che cerca con maggiore continuità la via della rete, ci prova anche Stiso al 13’ sulla sua conclusione a girare, Buso si fa trovare pronto.
La maggiore pressione degli udinesi si concretizza al minuto 14: Pozzani difende con i denti palla sull’out di sinistra, poi l’azione si snoda sull’asse Alessio, Baruzzini con quest’ultimo che calcia forte sul secondo palo, alle spalle di tutti si materializza Delle Case portando i suoi sull’1-0. Vantaggio che regge poco più di un paio di minuti, poi su azione prolungata di calcio d’angolo, complice l’ingenuità di Pozzani che si fa scavalcare dalla palla, che arriva a Jacopo Grion che di piatto la mette di giustezza in rete per l’immediato 1-1.
Ancora per la Brian Lignano al 19’ un’occasione per riportarsi avanti: Cassin conclude alto sopra la traversa. Cambio forzato al 25’ per l’autore del momentaneo vantaggio dei delfini: Delle Case zoppica vistosamente e lascia anzitempo il campo sostituito da Tartalo.
Colossale occasione quando scocca la mezz’ora di gioco per il Brian Lignano: Bonilla pesca Stiso in area, quest'ultimo apre un po' troppo la conclusione scheggiando la traversa, con lo specchio della porta completamente sguarnito. Al 33’ in evidenza il neo entrato Tartalo che prova a iscriversi a referto, a conclusione di una bella transizione verticale; due minuti dopo altra occasione per i padroni di casa, delizioso il tocco di Alessio per Cassin che cerca il diagonale sul secondo palo, fuori di un nulla con Buso praticamente già fuori causa.
Non sta di certo a guardare la Pro Gorizia che va vicinissima al vantaggio con Gubellini il quale, a portiere battuto, trova il provvidenziale salvataggio sulla linea di capitan De March. Chiude in attacco il Brian Lignano che allo scadere ha l’ultima occasione della prima frazione sui piedi di Tartalo, che non sfrutta la favorevole opportunità.

La ripresa si apre con due colossali occasioni per i padroni: la prima al 4’ con Stiso che conclude malamente il suggerimento di Alessio molto lucido nell’imbeccare con il contagiri il compagno di squadra; poi Bonilla cerca un tocco di troppo a tu per tu con Buso, e viene recuperato in extremis da Cessalon.
7’ sul cronometro della ripresa e Franti si gioca il primo slot di cambi: Dimroci prende il posto di Mikaila, fuori l’ammonito De Lutti e manda in campo Bradaschia che dopo solo tre minuti segna la rete del vantaggio degli isontini. Sfortunato nell’occasione Pozzani che commette il secondo errore in fase difensiva lasciando la palla all’ex Manzanese che deposita la sfera alle spalle di Bon per il momentaneo 2-1.
Alza la testa il Brian Lignano che cerca in ogni modo di rimettere in equilibrio il match. All’11’ Stiso conclude largo, poi Buso al 20’ si supera sulla conclusione di Cassin. Ancora tempestivo l’intervento del portiere degli isontini (tra i migliori dei suoi) al minuto 27 su Baruzzini, poi due volte Tartalo alla mezz’ora e al 32’ va vicinissimo al bersaglio.
Il numero 20 del Brian indossa i panni di assist-man al minuto 36’, quando serve il pallone a Stiso che con un diagonale imprendibile per Buso consegna ai suoi il risultato di parità.
Cambia improvvisamente l’inerzia del match, una partita per lunghi tratti in salita, assume i contorni di un’occasione a portata di mano, il sogno cullato, accarezzato si realizza a 5 minuti dalla fine quando Stiso per la seconda volta nel giro di quattro minuti decide di salire alla gloria di un match bellissimo, complicato e risolto, ribaltando defitivamente gli esiti della finale. Inutile l’assalto finale della Pro Gorizia che ha con Lucheo allo scadere dei 90’ regolamentari la palla per impattare il risultato, ma diventa decisivo il muro eretto da Bon e della sua retroguardia a difesa del risultato che regge anche negli ulteriori 6 minuti di extra time.