Duro colpo per il Pieris, che alla prima giornata di campionato ha già perso uno dei suoi attaccanti. Il comunicato ufficiale della Figc uscito in settimana ha condannato il giocatore Francesco Lauto a ben dieci giornate di squalifica per aver rivolto, durante l’incontro con l’Aurisina, una frase offensiva contro l’origine etnica di un calciatore avversario di nazionalità serba. Episodio che è stato pesantemente punito dal giudice di gara lasciando non poco sorpresa la società bisiaca.

Parla del fattaccio il presidente del Pieris Franco Peressini: «Siamo rimasti molto male di quanto è accaduto, sia per quello che ha detto il nostro giocatore, sia per la punizione che considero sin troppo eccessiva. Anche a me l’anno scorso era successo un fatto simile nei confronti di un mio giocatore di colore e all’avversario erano state date soltanto cinque giornate di squalifica. Per carità, sono d’accordo che frasi di questo tipo non devono assolutamente essere pronunciate, però dieci giornate sono davvero tante». Lauto, che era entrato in partita nel corso della ripresa, si è scusato con la società che, consapevole della gravità di queste situazioni, ha deciso di non esporre ricorso.

Da parte della Figc, in fondo, c’è il dovere di non lasciare impunite queste esternazioni ed è stata sicuramente una punizione esemplare, inflitta proprio alla prima giornata, per evitare che ciò si ripeta. Una squalifica che, spera la società amaranto, non si ripercuota su tutta la squadra: «Perdere subito un giocatore – ha proseguito Peressini – non è piacevole, soprattutto per un periodo così lungo. Si sa che a volte basta poco per trovarsi con una squadra dimezzata a causa di infortuni, influenze, eccetera, pertanto speriamo che il gruppo rimanga ben compatto e continui a giocare con l’entusiasmo di sempre».

Alessandra Antoni

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