Ovvio che uno dei giocatori più corteggiati sia il re del gol della stagione appena conclusa, ossia Simone Motta: i suoi piedi alla dinamite, la capacità di trasformare le punizioni in sentenze, l'abilità nel vedere la porta rendono l'attaccante un unicum in un calcio che, specie in Friuli, fa sempre più fatica a sfornare bomber di vaglia. 
Motta, dunque, soggetto e oggetto del desiderio: e sembra in grado di dire la sua il Rivolto, fresco di promozione in Prima categoria. 
Anche il Flambro è vicino al salto in Prima in ragione della fusione tra il Sevegliano e il Fauglis, ormai in dirittura d'arrivo. I viola, ovviamente, faranno il possibile e l'impossibile per tenersi stretto il fromboliere. Ma, intanto, stanno cercando il successore di Nerino Barel, che li ha salutati al termine dei play-off: e potrebbe trattarsi dell'ex Teor, Bravin, che ricordiamo calciatore di qualità qualche anno fa, una sorta di Simone Motta.
Anche il Sedegliano deve risolvere il rebus panchina: gli azzurri hanno ringraziato l'eterno Fongione, che si è ben disimpegnato nei panni di traghettatore d'emergenza, portando la squadra fuori dalla zona a rischio. Fongione si conferma personaggio di grosso spessore e autentico baluardo del Sedegliano: il mammasantissima resterà con gli azzurri a livello dirigenziale. Per quel che riguarda la squadra, Zanello e soci hanno confermato la rosa uscente e sono intenzionati a scommettere sui giovani del settore giovanile e, in particolare, sugli Juniores dell'uscente Tullio Yari, protagonisti di un'ottima seconda parte di stagione.

Alessandro Maganza

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