Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Delneri: "Voglio uno stadio che... giochi"

Domani sera (ore 19), al “Friuli /Dacia Arena”, posticipo con il Torino per il terzo successo di fila (non accade da due anni). E il mister chiama il pubblico: “Squadra e tifosi, binomio importante. Perché ci sarà da “sgarfare” parecchio!”

 

Chissà se è la volta buona. Da due anni abbondanti (gestione Stramaccioni, ndr) l’Udinese non brinda tre volte di fila. Dopo aver sdraiato Pescara e Palermo, i bianconeri vogliono provare finalmente ad allungare la striscia. E accorciare sulle migliori in classifica. Eh si, il mondo bianconero è cambiato: con Delneri e la sua ciurma impegnati a “sgarfare”, adesso si guarda al piano di sopra. Anche se, contro il Torino (domani sera, alle 19, al “Friuli/Dacia Arena”) sconfitto dall’Inter e maltrattato dal suo allenatore non sarà semplice.

“Fuori casa il Toro perso con l’Inter e, come noi, vinto a Palermo – ricorda Delneri - è una squadra che incarna le caratteristiche del suo tecnico Mihajlovic: di spessore, con dei giocatori nazionali, importanti nell’approccio della partita. Sarà un ennesimo banco di prova: per quello che abbiamo già fatto e per le nostre possibilità di migliorare. Ci sarà da “sgarfare” parecchio: anche loro lottano su ogni pallone, dovremo uscire con la maglietta sudata ” 

Risultati e forza del gruppo: è questa l’Udinese attuale?
“Certo. Ma se possiede anche dei singoli con qualità importanti, conta. Se uno ha giocatori con “colpi” può cambiare la gara, risolverla in qualsiasi momento”.

Terza gara in otto giorni: si cambia di nuovo?
“Credo sia opportuno partire dalle certezze. Al di là degli interpreti e di inquadrare la tattica giusta, bisogna possedere la capacità di cambiare incorsa, a seconda del momento e della situazione. Continuare cosi mi sembra la cosa più logica: questo tipo di atteggiamento dà maggiori sicurezze. La cosa più importante è che ognuno giochi per il gruppo: poi magari, vicino all’area si può dare estro alla creatività.”

Nel frattempo sono cambiate tante cose.
“Nonostante la sconfitta, l’autostima acquisita a Torino è tornata utile. Certo, abbiamo sofferto sia con il Pescara che con il Palermo,  sbagliando ancora molto. Veniamo da una settimana variabile, nel calcio si può sempre migliorare.”

Era sostanzialmente un problema di testa?
“I giocatori hanno bisogno di certezze. Chi non è di ruolo, però, ha prodotto uno sforzo importante per giocare in una posizione non sua. Qualcuno inevitabilmente starà fuori, ma non per questo non avrà la mia attenzione.

Quali sono, allora, le certezze attuali?

“Abbiamo una gioventù spensierata che gioca con piglio pulito, senza pensieri. Poi ci sono gli esperti, che stanno ritrovando motivazioni, intensità e sicurezze. Un mix importante: non eravamo malissimo prima, non vinceremo il campionato adesso. Siamo in crescita, abbastanza competitivi per quello che dobbiamo raggiungere: adesso, però, siamo sottoposti anche ad un giudizio diverso, non come un mese fa. Servono leader tecnici e di motivazione: i gesti tecnici si possono sbagliare, ciò che conta è far diventare importante anche lo stadio, per sopportare i momenti difficili. Uno stadio che giochi la partita, faremo di tutto per portare i tifosi dalla nostra parte

Thereau è uno dei simboli del rilancio.
"Rende bene in tutte le posizioni del campo: vogliamo farlo stancare sempre di meno, affinchè sia lucido e produca situazioni importanti. Hai dei compiti precisi, ma si slega anche da questi, fa parte di quella categoria di giocatori che non puoi obbligare. Vale per tutti.”

Fofana uomo del momento.
“La squadra è completa, con alcune eccellenze. Lui sta facendo bene, ma a me piace sempre soffermarmi sul collettivo.”

Kums, invece, sembra pronto per…riposare.
“Per noi rimane importante, ma ci sono altri elementi, vedremo.”

E Lodi, come sta?
“Bene. Ma abbiamo pure altri elementi: come Kone, Armero, Penaranda. Stiamo comunque attenti a tutti e a tutto. E ad essere, soprattutto, coerenti con quello che andremo a fare”

Perica dall’inizio è un’opzione?
“Ci sono dei giocatori che devono imparare a giocare per la squadra, assieme ai compagni…”

E il Torino con anima italiana ?
“Gli italiani che possono godere di una contrapposizione in ambito internazionale accumulano esperienza preziosa. Anche se bisogna aver pazienza, si tratta di situazioni destinate a svilupparsi in futuro. Sia a livello di club che per la Nazionale. E’ necessario, però, saper accettare pure giocatori stranieri che ti facciano crescere”

Roberto Zanitti

 


Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 30/10/2016
 

Altri articoli dalla provincia...






SECONDA B - Gare da brividi a Caporiacco e Osoppo

Corsa play-off e bagarre salvezza tengono alto l'interesse nel girone B di Seconda categoria, che domenica manderà in scena la penultima di campionato. Già vidimate della matematica la promozione del ...leggi
26/04/2024













Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,14793 secondi