La zona Cesarini sta diventando velocemente zona Santamaria; o, anzi, Chiarandini, che fa rima con Cesarini. A una settimana di distanza la capolista ha nuovamente salvato il risultato nei minuti di recupero, lasciando dolorante prima la Serenissima e oggi il Diana, raggiunto al '93 dal rigore dello specialista in trasformazioni Nin. Quando la stagione è felice e ispirata queste cose capitano; quanto è stregata e smandrappata, eventi del genere succedono invece solo agli altri...
Il Santamaria se l'è vista brutta a San Vito di Fagagna, contro una formazione, quella di casa, che del resto può giocare alla pari con chiunque e anche batterlo. Renato Coianis, che il Diana lo conosce come le sue tasche, spiega: "Fin qui il vero problema è stato quello degli infortuni, dei giocatori da recuperare. Ora che finalmente sono rientrati anche alcuni elementi esperti e di grossa affidabilità, c'è la possibilità di allungare la falcata; il pareggio con il Santamaria ai punti è giusto, nel primo tempo il Diana è stato più incisivo, nella ripresa gli ospiti hanno costruito qualcosa in più. Però, quando arrivi a un paio di minuti dal traguardo e vieni raggiunto, è normale rimanere delusi e se non arrabbiati. Eravamo in possesso di palla al 92', forse c'è stato un intervento irregolare, dà lì è partita l'azione del Santamaria da cui è scaturito l'episodio del rigore trasformato da Nin: insomma, la vittoria era praticamente in cassaforte e invece... Comunque, complimenti a Chiarandini per come ha plasmato e trasformato la sua squadra, che anche qui ha dimostrato di essere assai valida". 
Il Diana, portatosi in vantaggio su colpo di testa di D'Antoni a sfruttare un calcio d'angolo, alla distanza ha pagato dazio anche ad alcuni guai che hanno costretto Pontoni e Busolini (scontro di gioco con un avversario; ed entrambi sono finiti all'ospedale per farsi "ricucire") a uscire dal terreno di gioco in anticipo. 
Le altre tre gare andate in porto riguardavano la corsa alla salvezza. Ebbene, gli esiti domenicali hanno scritto un nuovo capitolo del romanzo stagionale, favorevole a chi arrivava da un momento quanto mai difficile: in particolare, hanno trovato la forza e la lucidità per reagire i Grigioneri, che a Magnano in Riviera hanno interrotto la serie nera battendo 1-0 i biancorossi grazie all'importantissimo gol segnato da Presicce nel finale. E lo stesso dicasi per il Flambro, che ha mandato gambe all'aria il pronostico della vigilia espugnando 2-1 Martignacco in un match tutto in salita per i viola di Barel, che con carattere, grinta e qualche giocata di qualità hanno ribaltato il punteggio con le stoccate di Ganis e Pines Scarel: e dire che di fronte c'era una tra le formazioni più in palla del campionato. 
Altrettanto importante è risultata l'impresa, questa volta interna, firmata dalla Torreanese, che ha superato 2-1 e in rimonta la Sangiorgina, tuonando con Giantin e il divin Scarbolo. Il girone B di Prima si conferma campo di battaglia per squadre preparate, toste e che non mollano mai: i conti si faranno solo alla fine. (alexmag)

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