Dunque, Nerino Barel non è più l'allenatore del Flambro. Era accaduto la scorsa estate, a promozione conquistata. Torna a succedere ora, nel bel mezzo della battaglia per la permanenza in Prima categoria, ossia a quattro turni dalla conclusione della stagione regolare, a cui seguirà la sfida play-out fondamentale per l'esito dell'intera annata. 
Il presidente Luigi Ganis ha parole di enorme stima e amicizia nei confronti del tecnico friulan-veneto: "Nerino Barel ci ha dato tantissimo, non smetteremo mai di essergli riconoscenti. Se siamo in Prima lo dobbiamo a lui, che tra l'altro ha sempre manifestato a tutti considerazione e affetto nei confronti di questa realtà, alla quale diamo vita con grande passione e compiendo sacrifici. Poi, non ritengo spetti al sottoscritto né ad altri permettersi di giudicare una scelta personale come quella compiuta da Barel: comprendo il logorio di questi mesi, lui ha ritenuto di farsi da parte, e tale decisione va semplicemente accettata".
Sulla gara di Premariacco il patron viola è categorico: "Non mi sono piaciuti certi comportamenti in campo, quando si sbaglia bisogna ammetterlo e non cercare alibi. I rapporti con l'Azzurra restano improntati a grande amicizia, domenica è andata com'è andata, dobbiamo guardare avanti cercando di fare quadrato, cosa che ci è sempre riuscita. L'obiettivo al quale puntiamo è di arrivare almeno quart'ultimi così da poter disputare in casa la gara play-out".
Per quel che riguarda il successore di Barel sulla panchina viola "per ora stiamo pensando a una soluzione interna" aggiunge il presidente Ganis, prima di accomiatarsi con un ulteriore pensiero per Nerino: "In bocca al lupo per tutto, caro mister, e si ricordi, qui a Flambro troverà sempre tanti amici".  (alma)
 

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