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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Diaw: "Arrivare decimi o peggio sarebbe un mezzo disastro"

L'attaccante del Tamai assicura: "Con Montebelluna, Fontanafredda e Levico faremo il massimo"

Lo 0-0 colto dal Tamai sul rettangolo del Campodarsego si presta a due letture: la prima - cinicona - vuole che le due sputafiamme siano scese in campo per onor di firma, con poca voglia, e si siano accontentate della divisione della posta. La seconda, che ci pare più realistica, miscela i vari elementi (caldo, umidità, due formazioni ben organizzate, ritmi alti e difese attente) per spiegare un match disputato soprattutto a centrocampo e nel quale gli attaccanti hanno avuto vita difficile. A proposito di attaccanti: e il fenomenale Diaw che combina? "Sto benone, e vorrei lasciare il segno in questo tratto finale di campionato. Siamo stanchi di sentirci dipingere come una formazione poco motivata o che ha mollato: non è vero perché il mister non lo permetterebbe mai, e perché abbiamo da difendere il nostro nome e quello del Tamai. Ci stiamo allenando duramente e domenica, contro la seconda forza del campionato, abbiamo compiuto un passo avanti rispetto al brutto secondo tempo disputato con il Calvi Noale e alla precedente gara contro l'Abano". 
Diaw aggiunge deciso: "Arrivare decimi o addirittura peggio sarebbe un po' come buttare via la stagione, a lungo estremamente positiva. Senza contare che affronteremo tre gare con altrettante formazioni che cercano di salvarsi, Montebelluna, Fontanafredda e Levico: dobbiamo compiere il nostro dovere, dando il massimo".
L'attaccante ha vissuto un'annata dai più volti: "Credo di aver fatto vedere delle buone cose, ma avrei potuto dare di più se avessi potuto esprimermi con maggior continuità. Vuoi per qualche infortunio, vuoi per quelle squalifiche ciò non è successo, e ne ho risentito. Si tratta, in fondo, di quello che è accaduto in generale alla squadra in queste settimane: abbiamo sempre dovuto cambiare formazione, così tutto è diventato più complicato. Le regionali? Chiaramente mi auguro che ce la facciano a restare in categoria, anche se la situazione è complicata, com'è complicata a cascata la situazione che riguarda i play-out in Eccellenza. Noi, per fortuna né siamo fuori, però vogliamo e dobbiamo terminare il campionato in bellezza. Il mio futuro? Non ci penso, per adesso". 


Alessandro Maganza

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

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  Scritto da La Redazione il 19/04/2016
 

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