Mercoledì 20 novembre sul terreno del “Concil”, tirato a lucido a tempo di record dopo le recenti piogge, sono scese in campo la formazione locale del Ragogna e gli ospiti del Diana di San Vito di Fagagna per la gara di ritorno della coppa Regione, anche se quella d’andata deve ancora disputarsi.

Mister Rosso, malgrado le molte assenze per infortuni vari, mette in campo una squadra comunque competitiva; davanti all’estremo Lizzi la spina dorsale è composta da Minisini, Di Benedetto e Sivilotti. Sull’altro fronte Barnaba opta per l’esperienza di Celotti al centro della difesa e per quattro giocatori votati all’attacco quali Carnelos, Chersicola, Varutti e Toci.
Durante il primo tempo è certamente il Diana a tenere in mano il pallino del gioco creando i maggiori pericoli; l’imprecisione in fase conclusiva o nell’ultimo passaggio preclude ai biancocelesti la possibilità di passare in vantaggio. Il Ragogna, dal canto suo, non crea grossi grattacapi a Pividori e affida i suoi attacchi ad azioni di rimessa. Il primo tempo si conclude così sullo 0-0.

La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo ma sulla panchina del Ragogna  è riapparso Garlatti. Il mister decide di mandarlo in campo e lui, alla prima stagionale, si fa trovare pronto. Si muove con esperienza tra le maglie avversarie e diventa subito un punto di riferimento per i compagni. E’ proprio lui che conquistata palla sulla trequarti, offre “un cioccolatino” sui piedi dell’accorrente Di Benedetto (ex di turno) che entra in area sul centro sinistra libero di calciare a rete per il gol dell’1-0 al 66’. Il Diana subisce il colpo e non riesce subito a reagire. Barnaba manda in campo tutte le sue bocche da fuoco ma non è serata, forse a causa dell’umidità, hanno tutti le polveri bagnate. Gara sostanzialmente corretta e ben diretta dall’arbitro Cargnel della sezione di Gradisca.

Le due squadre si rivedranno per il ritorno (o meglio l’andata), molto probabilmente sul campo di Ciconicco forse mercoledì 11 dicembre, con i rossoblu di Ragogna in vantaggio, e quindi favoriti, con il compito anche di evitare l’egemonia delle squadre del girone B nelle semifinali.