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Edizione provinciale di Udine


COPPA ECCELLENZA - Rossitto: vincere in Friuli è bellissimo

Il tecnico della Manzanese dà fiato alla felicità e sottolinea: "Non pensavo potessimo ottenere un risultato del genere, la società e i ragazzi mi hanno davvero conquistato. Deana che ha giocato dopo una notte con 39 di febbre è l'emblema della nostra impresa". Il presidente Fabbro: "Il merito è di tutti, siamo felici e orgogliosi". Midolini e Pittilino danno voce alla delusione del Torviscosa. Il tecnico biancazzurro: "La sconfitta è immeritata, ma questa è la dura legge del calcio, dello sport. Ora testa al campionato"

Un gol, quello di Bevilacqua, il giovane Bevilacqua, un 2001, fa tutta la differenza del mondo e regala alla Manzanese la quarta coppa Italia regionale della sua storia, mentre condanna il Torviscosa a perdere l'ennesima finale, stavolta addirittura giocata in casa. 
Vince il calcio, vince lo sport, prima, durante e dopo la partitissima, seguita con trepidazione da tanti aficionados. 
Il presidente della Manzanese, Filippo Fabbro, non nasconde gioia e orgoglio, ma li propone e li declina senza eccessi, quasi con pudore, sicuramente con signorilità: "Il merito è di tutti quelli che hanno dato un contributo, a cominciare naturalmente dai calciatori, quelli giovani e quelli che sono tornati a Manzano, che hanno creduto nel progetto. La squadra ha dimostrato di avere valori morali importanti e capacità di lottare, di sacrificarsi per un obiettivo. Ora c'è in tutti noi grande felicità, ma da domani ripartiremo e inizieremo a pensare alla prossima partita, che ci vedrà nuovamente affrontare il Torviscosa, che è una grande squadra, la favorita numero uno per il campionato. E non dimentichiamoci neppure del Brian Lignano. Per quel che ci riguarda non ci poniamo obiettivi particolari se non quello di crescere, di migliorare di settimana in settimana, costruendo una mentalità vincente". 

E' emozionato Fabio Rossitto, il grande Rossitto, nel momento della vittoria. Il tecnico della Manzanese non sta nella pelle: "L'emblema di questa incredibile impresa è Simone Deana, che anche stanotte ha avuto 39 di febbre eppure è sceso in campo. Siamo arrivati qui con il cuore, la sofferenza, superando avversarie agguerrite e forti. Quando ho cominciato questa avventura non pensavo certamente di raggiungere qualcosa del genere, però pian piano ci siamo creati l'occasione e oggi siamo riusciti a superare una grande squadra. Per il sottoscritto vincere ha un sapore particolare, vincere in Friuli che è la mia terra è stupendo, sono felice per i ragazzi e per la società, vincere a ogni livello è sempre bello. Il Torviscosa? Ha avuto le sue occasioni, sapevamo che per batterla dovevamo superarci, non dovevamo sbagliare niente e anche avere un pizzico di fortuna. C'è tanto lavoro dietro un risultato del genere e per la prima volta sono veramente conquistato da un progetto, dalla Manzanese e da questi ragazzi che hanno capito che lavorando forte possono davvero emergere. Il campionato? Troveremo un Torviscosa ancora più arrabbiato, ma ce la giocheremo perché abbiamo dimostrato di poter dire la nostra".   

Soddisfatto sul piano organizzativo ("Tutto ha funzionato per il meglio, grazie allo staff e ai collaboratori") il presidente del Torviscosa Sandro Midolini non può certo esserlo per il risultato della finale: "La sconfitta brucia sempre, questa brucia di più perché è l'ennesima finale che ci lascia a mani vuote. Il risultato giusto alla fine dei 90' sarebbe stato il pareggio, abbiamo sbagliato troppo e chi sbaglia, soprattutto nelle finali, viene castigato. A Manzano andremo per rifarci, spero che psicologicamente la squadra reagisca bene a questa mazzata che ci metterà alla prova". 

Non nasconde la delusione il timoniere dei biancazzurri Fabio Pittilino. Il tecnico sottolinea: "Ritengo la sconfitta immeritata, ma faccio i complimenti alla Manzanese che alza la Coppa. Abbiamo costruito tanto, ma non siamo stati bravi negli ultimi metri, in fase conclusiva. E ci manca un rigore per un fallo di mano che hanno visto tutti... Sì, recrimino, ma so che questa è la dura legge dello sport, del calcio, e poi ricordo a me stesso che gestire le sconfitte fa crescere... Questo è un boccone amaro, vedremo quanto siamo bravi a digerirlo, ai ragazzi non ho nulla da rimproverare, hanno dato tutto, ci hanno provato e dopo i primi 30' di supremazia territoriale della Manzanese hanno fatto la partita. E' ovvio pensare alla traversa colpita da Baruzzini o all'occasione clamorosa di Tuniz all'ultimo secondo, ma è stato bravo il difensore avversario a metterci una pezza... Adesso però testa al campionato, ci attende un gennaio tosto, affronteremo 3 delle prime 4 della classifica, a cominciare proprio dalla Manzanese. Ma non è una corsa a due, c'è anche il Brian Lignano e non solo". 

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  Scritto da La Redazione il 05/01/2020
 

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