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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese, un brusco stop

Si interrompe la serie positiva della formazione di Gotti, in vantaggio con Lasagna ma “impallinata” in rimonta dagli attaccanti della Sampdoria: 1 - 3. Restano sei i punti di vantaggio sulla terzultima, il Lecce. Ora tre gare difficilissime: Lazio, Napoli e Juventus

 

UDINESESAMPDORIA   1 - 3
Gol:
37'pt Lasagna, 46'pt Quagliarella, 39'st Bonazzoli 49'st Gabbiadini

UDINESE: Musso, Ekong, Nuytinck, Samir, Stryger Larsen (23st Ter Avest), De Paul, Jajalo (41st Teodorczyk), Walace (8st Fofana), Sema, Nestorovski, (8st Okaka), Lasagna. Allenatore: Gotti. A disposizione: Nicolas, Perisan, Becao, Ballarini, Mazzolo, Palumbo, Zeegelaar, De Maio.

SAMPDORIA: Audero, Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello, De Paoli, Ekdal, Thorsby, Linetty, Ramirez (45pt Bonazzoli), Quagliarella (33st Gabbiadini). Allenatore: Benetti. (Ranieri, squalificato). A disposizione: Seculin, Chabot,, Jankto, Askildsen, La Gumina, Maroni, Leris, Murru, D’Amico, Bertolacci.

ARBITRO: Valeri di Roma. Assistenti: Bresmes e Caliari. Quarto uomo: Rapuano. Var: Pasqua. Avar: Ranghetti.

NOTE - Ammoniti: Ekdal, Audero, Thorsby, Ter Avest, Augello. Serata fresca, terreno in buone condizioni. Angoli: 10 - 7 per l’Udinese. Recupero: 1’ + 4’.

UDINE. La Sampdoria ha detto stop. Dopo tre risultati utili consecutivi, che avevano agevolato qualche umano rilassamento, l’ Udinese nell’ edizione meno brillante post Covid, sicuramente (ma anche comprensibilmente) al di sotto di un’ accettabile condizione fisica, cede alla formazione di Ranieri, che l’aggancia a quota 35. Nonostante il vantaggio di Lasagna, il verdetto si consuma soltanto nell’imbuto finale, a pareggio in apparenza scolpito: il 3 - 1 non è però certo la fotografia di un dominio ospite, ma semmai la somma e conseguenza di un paio di episodi, tutt’altro che figli di manovre avvolgenti e travolgenti e può essere serenamente catalogato nel campionario di stranezze di questo strano torneo “estivo”. Di sicuro, a sei giornate dal traguardo, è preferibile rimanere accesi: il divario dal Lecce terzultimo (i salentini dovranno comunque anche scendere al “Friuli”), è sempre di sei lunghezze, ma le prossime tre avversarie, nell’ordine, rispondono ai nomi di Lazio, Napoli e Juventus.

LA CRONACA. E’ Linetty a provarci per primo (minuto 2): destro dalla distanza, per Musso la parata è agevole. Il portiere argentino è invece provvidenziale al 14’: Quagliarella (restituito al calcio - tra lockdown e infortunio - dopo 126 giorni di assenza), con il supporto della…bandierina, gestisce e crossa. Ramirez anticipa di netto Samir proiettandosi di testa in tuffo, ma il numero uno è davvero tale, si distende e devia. Ed è ancora Samp al 18’: Jajalo, pressato, si fa scippare un pallone prezioso, Quagliarella non resiste alla tentazione, sfornando la specialità della casa: la conclusione è però troppo centrale e per Musso non c’è alcun problema. Gioca bene, coprendo adeguatamente il campo, la formazione di Ranieri mentre l’Udinese, nonostante la buona serata di Walace, non riesce a sviluppare né il gioco sulle fasce - dalle sue parti Sema è comunque abbastanza attivo - né ad accendere De Paul, sul quale lavora il muscolare Thorsby. Ma il calcio è materia strana e spesso ingestibile. Al 37’, infatti, il primo tiro in porta della banda Gotti si salda con l’attuale stato di grazia di Lasagna: innescato da un lancio di Stryger Larsen il capitano, sino a questo momento totalmente innocuo, si libera - con una spintarella giudicata ininfluente da Valeri - delle attenzioni di Yoshida e, dal limite, fulmina Audero. Sono sei le reti nelle ultime cinque gare per l’ex Carpi, approdato trionfalmente in doppia cifra. Prima dell’intervallo, però, la Sampdoria (Ranieri - spedito in tribuna dalla squalifica - ha appena sostituito l’acciaccato Ramirez con Bonazzoli) perviene al meritato pareggio. Ekdal apparecchia per Quagliarella e la difesa concede tutto il tempo del mondo all’ex bianconero per sganciare un destro letale. L’Udinese si ripresenta più sveglia, ma la prima chance della ripresa è sul mancino di Bonazzoli, “sporcato” in angolo da Jajalo. Tra l’ 8’ e il 9’ l’Udinese (che in contemporanea ha aggiunto fisicità all’organico con Okaka e Fofana) sfiora due volte il bersaglio: prima Audero rimedia di piede su Lasagna, poi De Paul non inquadra lo specchio. Cosa che al “Diez” riesce invece al 20’: Audero, un po’ anche a beneficio dei fotografi, spedisce in angolo. La Sampdoria sembra avere qualche goccia in più sul fondo del serbatoio e al 37’ Gabbiadini, da poco in campo, tiene alta l’attenzione di Musso. E un paio di minuti dopo, l’equilibrio si spezza di nuovo.  Bonazzoli, addomesticando un...rimpallo, confeziona una “magia” e gonfia la rete in rovesciata volante. Al 43’ Nuytinck avrebbe anche rimediato qualcosa ma, nell’occasione, il pallone respinto da Audero finisce sul braccio dell’olandese. Valeri, giustamente, annulla. Non è ancora finita: al 49’ Gabbiadini approfitta di una inspiegabile dormita di Nuytinck e infila Musso per il definitivo 3 - 1. Cosi, il digiuno casalingo con i tre punti è ancora rinviato: l’ultima volta accadde il 12 gennaio, 3 - 0 al Sassuolo.

LE PAGELLE. Musso 5,5, Ekong 5, Nuytinck 6, Samir 5,5, Stryger Larsen 5,5, De Paul 5, Jajalo 6, Walace 6,5, Sema 6, Nestorovski 5,5, Lasagna 6,5, Okaka 5, Fofana 5,5, Ter Avest 5,5, Teodorczyk sv. Allenatore: Gotti: 5. (r.z.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 12/07/2020
 

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