Pietro Siletti aspetta. E, intanto, la voglia di calcio aumenta. Il tecnico che per mesi ha provato a tenere a galla la Sacilese sconvolta dal nuovo corso targato Baù,  sta scoprendo in queste settimane di avere tanti amici. E di aver lasciato un segno: "Sono rimasto sorpreso dagli attestati di stima e d'affetto che continuano ad arrivarmi. E ciò mi ha dato la carica, facendomi dimenticare le amarezze provate per settimane con i biancorossi liventini. Sono orgoglioso di quello che il sottoscritto e due personaggi del calibro di Gallini e Favaretto hanno saputo mettere in piedi pur tra difficoltà incredibili. La Sacilese esprimeva un buon calcio, questo è il giudizio di diversi colleghi. Poi, naturalmente, tutto era terribilmente complicato, basta pensare che in quei mesi dovevamo occuparci non solo della prima squadra e della Juniores, ma anche di organizzarci le trasferte, di tranquillizzare i ragazzi, comprensibilmente agitati, più parecchie altre cose".
Sono diversi i ricordi indelebili di un'esperienza fuori dall'ordinario: "Certo non mi dimenticherò facilmente di certe scene, di determinate situazioni. O, magari, di quella seduta di rifinitura prima della partita con la Triestina tenuta allenando qualcosa come 38 ragazzi: ne arrivavano di nuovi, in prova, magari senza sapere chi fossero. Sa di che cosa avrei voglia: di fare calcio in una situazione normale".
Pietro Siletti (e con lui Gallini e Favaretto) sono ancora tesserati con la Sacilese fino al 30 giugno: "Il club liventino non mi ha contattato, io resto a disposizione, quanto meno a scambiare qualche parola, qualche idea. La Sacilese continua a perdere? Perde ma lotta, perde ma con onore e dignità. Non è poco. Il derby con il Tamai? Che si giochi con il Tamai o con un'altra squadra non è importante; conta provarci, provarci in ogni occasione. Mi rifiuto di pensare che la squadra biancorossa non riesca ad interrompere la serie di sconfitte: qualche punto, qualche soddisfazione - ci scommette - arriverà entro la fine del campionato".  

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

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