SACILESE - Sandrin cerca il salvatore indigeno
L'appassionato Gigi crede nella possibilità di dare un futuro allo storico club biancorosso
Cambio di serrature al XXV Aprile. La Sacilese vive - tanto per cambiare - giornate di preoccupazione e attesa, anche se sul rettangolo di gioco gli encomiabili ragazzi biancorossi, che spesso si dividono fra più squadre, dimostrano con i fatti le loro capacità e il loro attaccamento al calcio. Onorevole è il comportamento della prima squadra in D, con tanto di esordio anche di alcuni '99; la Juniores ha disputato un grande campionato, Allievi e Giovanissimi sono all'altezza della tradizione.
Però le ombre di una crisi societaria senza fine si allungano sui liventini. Se non che, solo soletto, Gigi Sandrin, il segretario di tanti momenti felici tornato a febbraio in trincea, continua a lavorare per tappare le falle, per far andare avanti il macinino, per rappresentare una proprietà assente: se non ci fosse Gigi!
E il futuro? Resta un punto di domanda gigantesco. Dopo la rottura con l'amministrazione comunale, il rischio che tutto salti è concreto. Se non che, Sandrin si sta muovendo per provare a salvare il salvabile. In città si parla di un personaggio della zona che sarebbe interessato a rilevare la Sacilese. L'impresa appare complicata da una situazione debitoria ingente. Ma mai dire mai, specie di fronte al testardo amore biancorosso del baluardo Sandrin. (al.ma.)
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