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Edizione provinciale di Pordenone


PRIMA A - Gregolin: " Gioventù e baldanza. Ora cerchiamo continuità"

Il Maniagolibero, grande con le grandi, si gode la zona playoff, dopo aver fermato Rauscedo e Codroipo

I coltellinai non sono fuori dalla lotta. A dirlo sono i risultati: vittoria sul Rauscedo e pareggio a Codroipo e la classifica che li vede in quinta piazza, a ridosso del quartetto di testa. Segnali importanti per una squadra forgiata con sapienza e acume tattico da Giuliano Gregolin, un'autentico guru tra gli allenatori della destra Tagliamento, al suo ventiseiesimo campionato di fila. Un’avventura lunghissima iniziata a Pordenone subito dopo aver smesso di giocare nelle fila dei ramarri del Noncello. La sua determinazione e l’esperienza al servizio di una squadra giovane, rivoluzionata in estate e amalagamata lungo il tragitto. Alcuni errori di gioventù non le hanno permesso di essere protagonista assoluta, ma la strada è quella giusta. Dopo aver inflitto la prima sconfitta alla capolista Rauscedo, l’allegra banda biancoceleste è andata a infastidire anche il Codroipo, considerata una delle candidate principali alla vittoria finale.
Gregolin, come sta il Maniaglibero?
“ Stiamo bene – esordisce Gregolin – con le cosidette grandi siamo sempre pericolosi ed efficaci, mentre spesso cadiamo contro le squadre meno forti. Peccati di gioventù che abbiamo pagato caro, ma che spero che ci possano servire da monito nel girone di ritorno. Se riusciamo ad approcciare meglio le sfide sulla carta meno insidiose, possiamo dire la nostra”.
Siete cresciuti molto lungo il campionato?
“A onor del vero non abbiamo mai avuto grossi cali, qualche inciampo di percorso, ma sempre concentrati e propositivi. Purtroppo alcune sconfitte erano evitabili, ma dopo dopo la rivoluzione estiva possono arrivare delle gare in salita. Eravamo consci che la gioventù arrivata dovesse avere il tempo di maturare e prendere coscienza della categoria. Il campionato è molto equilibrato, e puoi incappare in passi falsi inattesi ogni domenica. A noi è successo contro il Ceolini e il Ragogna, per citarne alcune. Soprattutto a Ragogna siamo stati irriconoscibili prendendo una sonora lezione. Da allora siamo riusciti a mettere insieme due vittorie e un pareggio, reagendo con gli attributi. Dobbiamo ancora maturare del tutto, speriamo di farlo in breve tempo”.
Ci credete ancora alle prime posizioni?
“ Al momento la nostra classifica ci vede dentro i playoff e sarebbe già un traguardo importante, ma il campionato è lungo, ci sono altre squadre che possono risalire come l’Union Rorai, senza dimenticare il Villanova, che non attraversa un momento felice, ma ha qualità importanti. Per la vetta credo che le tre davanti e il Vajont si giochino la promozione diretta, con favoriti gli udinesi”.
Il Vajont può essere il quarto incomodo?
“ Se Smarra fa lo Smarra, possono essere molto pericolosi. E’ un attaccante di altra categoria, in grado di fare la differenza. Senza dimenticare che hanno un complesso solido,con diversi giocatori importanti e con un portiere di sicura affidabilità. Sono da vertice anche loro, e secondo me senza essere una sorpresa, ma una bella realtà”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 17/01/2017
 

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