Si vivono ore e giorni di preoccupazione a Trieste, dove già si dava per certo il salto in serie C, ottenuto grazie alla vittoria nei play-off e al secondo posto in campionato. Ma il comunicato stampa contenente le decisioni del Consiglio federale sui criteri per l'integrazione degli organici nei campionati professionistici ha gelato i tifosi e messo in allarme Mauro Milanese e gli altri dirigenti alabardati, per via in particolare del seguente passaggio: "Le società cui è stato attribuito nelle stagioni 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017 il titolo sportivo ai sensi dell'articolo 52, comma 3, delle Noif, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dal ripescaggio". E tale condizione sbarrerebbe la strada proprio alla Triestina, che in assenza di scappatoie o deroghe si vedrebbe costretta a partecipare nuovamente al campionato di serie D.
Il club giuliano, in proposito, ha emesso in mattinata questo comunicato stampa: 

"L'U.S. Triestina Calcio 1918 prende atto con sorpresa delle novità riguardanti i termini per i ripescaggi nella categoria superiore emerse nelle ultime ore. La società rossoalabardata farà il possibile per trovare una soluzione all'impasse nel rispetto delle regole esistenti. L'obiettivo sarà quello di non disperdere quanto guadagnato sul campo attraverso il secondo posto conseguito al termine della stagione regolare e soprattutto dalla successiva vittoria nei play-off".

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