Nella prima giornata della Coppa Italia femminile di Eccellenza si sono giocate le partite Triestina/Polisportiva San Marco-Portogruaro (5-2 al Villaggio del Pescatore, frazione di Duino Aurisina) e Sarone/Caneva-Futuro Giovani (1-7 a Caneva).

Francesca Ruzic (allenatrice della Triestina/Polisportiva San Marco): “Siamo una squadra nuova a tutti gli effetti e per questo c'è bisogno fisiologicamente di tempo per oliare certi meccanismi. Qualità in campo ne mettiamo molta, ma l'organizzazione di base precisa arriverà partita dopo partita come pure la condizione fisica. L'abbiamo portata a casa meritatamente perché le ragazze sono cresciute progressivamente col passare dei minuti. Abbiamo trovato il gol due volte sia con Giovannini - la seconda su rigore – sia con Usenich e una con Tortolo”.

La nota di servizio del Portogruaro: “C'è amarezza per questa sconfitta. Le nostre ragazze hanno dato filo da torcere nel primo tempo alla Polisportiva San Marco “A”, sbloccando subito il risultato con un bel goal di Rachele Minutello. Subito dopo le avversarie hanno reagito, siglando il goal del pareggio. Si è chiuso così il primo tempo con il punteggio di 1 a 1. Nel secondo tempo il direttore di gioco ha decretato un calcio di rigore per un fallo di mano in area. Dal dischetto il pallone è stato quasi intercettato da Elena Comacchio. La Polisportiva è andata perciò in vantaggio per 2 a 1. Il Portogruaro ha accusato il colpo, faticando a trovare il bandolo della matassa e ad imporre il proprio gioco. Tanto da lasciare libera iniziativa al gioco delle padrone di casa, che hanno realizzato altre tre reti (5-1) . Il Portogruaro non ci è stato e a tre minuti dalla fine del secondo tempo Eleonora Zamberlan ha insaccato il 5-2. Un Portogruaro non ancora al 100% per assenze ed infortuni. Brave le ragazze in ogni caso, che hanno dimostrato carattere e non devono abbassare la testa”.

Stefano Carlet (dirigente del Sarone/Caneva): “Il risultato è tennistico, ma sono contento dell'impegno messo in campo dalla nostra squadra, che ha segnato con Belgrado. Volevo vedere le ragazze, visto che erano in casa. Ci sono tante nuove e mai avevano giocato insieme. Sicuramente c'è tanto lavoro da fare e c'erano anche delle assenze. E inoltre viene prima il lavoro e poi il calcio a differenza dei maschi. Però siamo una realtà, che ha visto crescere il numero di tesserati e la prima squadra è diventato un modo per favorire la crescita del vivaio.Tante ragazzine vogliono giocare – pur con la contrarietà delle mamme -, ma non sanno dove andare a farlo, anche perchè nel Pordenonese e nell'Udinese (inteso come provincia, ndr) le società sono diminuite e ci sono solo Pordenone e Tavagnacco. Non hanno spazi, molti – poi – fanno valutazioni in base ai parametri riservati ai giocatori maschi, mentre io voglio fare degli investimenti per favorire lo sviluppo del calcio femminile”.

Claudio Poli (dirigente del Futuro Giovani): “E' andata bene, ma noi abbiamo un anno di lavoro alle spalle e loro sono nuove e hanno bisogno di un po' di tempo per amalgamarsi. Abbiamo anche delle ex della rappresentativa, che non sono delle novelle...Per noi tre reti del centravanti Codotto, doppietta di Fagotto e reti di Polzot e Pizzale, mentre per loro ha segnato la Belgrado”. (ma.la.)