C'era una volta un Pertegada da Promozione e che pensava in grande. I gialloneri, una realtà vivace e genuina come poche, hanno passato tempi difficili ma stanno preparando le basi per la riscossa. Riscossa senza eccessi e senza compiere il passo più lungo della gamba. Del resto il presidente Beccaro Bellino non è un personaggio qualsiasi: è cresciuto a pane e calcio, si può dire, visto che il padre è stato presidente del Pertegada: "Ho giocato, allenato, ricoperto tutti i ruoli, fatto la gavetta e da un anno ho la responsabilità di questo club al quale sono così legato. Sa, il paese ci è vicino, non abbiamo mai meno di 100 spettatori a partita, spesso in trasferta siamo più noi che i padroni di casa... La Seconda ci sta effettivamente stretta, la Prima potrebbe essere la categoria giusta per la nostra società". 
C'è voglia, quindi, di costruire una squadra da primi posti. Da dove cominciare? "Dall'inserire in rosa due-tre marpioni esperti e in grado di prendere per mano i ragazzi, che sono tecnicamente validi, ma discontinui, ingenui e via elencando. Se sapremo azzeccare gli innesti, potremo essere protagonisti".
Confermato il timoniere, Denis Casasola, confermatissimo il ds-giocatore, il mitico Sandro Bincoletto: "Gli ho dato carta bianca nella costruzione della squadra, lui sa che sono a sua disposizione - aggiunge il presidente -. Il sottoscritto ha allenato Sandro quando giocava negli Allievi regionali, ci conosciamo e ci stimiamo da una vita. Sandro vuole davvero bene al Pertegada,  e il Pertegada vuole bene al Binco".
Resterà al Lignano il promettente '97 giallonero, Filippo Mauro: "Uno bravo come lui, non lo nego, ci farebbe davvero comodo, ma è giusto che il ragazzo si metta alla prova in Eccellenza. Col Lignano andiamo d'accordo e ci diamo una mano". 

Alessandro Maganza

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