COPPA ECCELLENZA - A Pavia non c'è riparo per la Juventina
Dopo 10' il Lumignacco prende in mano il controllo delle operazioni e colpisce con Cucciardi (doppietta), Ime Akam e Del Fabbro
Cambio il terreno di gioco (come dimensioni) e cambia il risultato tra Lumignacco e Juventina. Dopo il 2-2 maturato a Sant'Andrea di Gorizia, gli spazi ampi di Pavia di Udine si rivelano favorevoli alle caratteristiche e alle qualità del Lumignacco di Conte, e indigesti alla matricola guidata da Sepulcri.
La partita di ritorno vede i biancorossi ospiti menare le danze nei primi 10', avere l'occasione per passare in vantaggio e non riuscire a concretizzarla; ma da lì in poi la supremazia del 3-5-2 rossoblù risulterà netta. Conte all'inzio spiana Mattielig e tiene in panca Nastri e Novati; Iuri è acciaccato e, quindi, fuori causa. Sull'altro fronte Sepulcri deve rinunciare a Fiorenzo.
Il Lumignacco passa con Cucciardi e raddoppia sul finire del primo tempo con l'ottimo Ime Akam. Ma sono i primi minuti della ripresa a decretare la soluzione del rebus: infatti, mitragliano il golden boy Del Fabbro e ancora uno straripante Cucciardi, confezionando il 4-0 conclusivo. Ci sarà spazio per i cambi su un fronte e sull'altro, per un po' di accademia e qualche azione pericolosa, ma il succo del doppio confronto ormai è già venuto fuori.
Bilancio: cresce il Lumignacco di Conte, una squadra che sa restare corta e compatta, ma anche arrembare sfruttando assai bene le corsie esterne. In attesa del colpo di mercato (sono 4-5 gli attaccanti seguiti dagli udinesi), l'undici rossoblù appare già a buon punto. Una nota va spesa anche per il l'impianto di Pavia di Udine, apparso splendido a livello di terreno di gioco, spogliatoi e chiosco: il club di Zanello si augura che possa diventare la casa stagionale della seniores rossoblù.
Per quel che riguarda la Juventina la gara odierna ha messo a nudo i possibili limiti (lentezza della difesa e non solo) della formazione di Sepulcri, consapevole del resto che ad attenderla c'è un campionato particolarmente impegnativo e difficile, specie nelle gare esterne.