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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE B - Il Pordenone recita da grande

Neroverdi spietati al "Dacia Arena", un autogol non lascia scampo al Crotone

PORDENONE - CROTONE  1 - 0
Gol: al 43’ autogol di Mustacchio 

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio, Vogliacco, Camporese, Barison, De Agostini, Gavazzi, Burrai, Pobega, Chiaretti (71’ Zammarini), Strizzolo (77’ Candellone), Ciurria (84’ Mazzocco). All. Mark Strukelj

CROTONE: (3-5-2): Cordaz, Spolli, Gigliotti, Golemic, Mustacchio, Messais, Barberis, Crociata, Mazzotta (80’ Rutten), Vido (68’ Nalini), Simy. All. Giovanni Stroppa

ARBITRO: Giacomo Camplone sez. Pescara. Assistenti: Orlando Pagnotta sez. Nocera Inferioe e Damiani Margani sez. Latina. Quarto Uomo: Daniel Amabile sez. Vicenza.

NOTE - Ammoniti: 25’ Barison, 67’ Messias, 74’ De Agostini. Calci d’angolo: 2-5. Recupero: 0’ e 4’.

Il Pordenone battendo di misura il Crotone ottiene l’ottavo risultato utile consecutivo (sei vittorie e due pareggi) nelle prime otto partite casalinghe, record da condividere con la Juventus imbattuta nell’anno della B (2006-07) e del Benevento nella stagione 2016-17. Il Crotone rimedia la terza sconfitta di fila e scivola al sesto posto della classifica. Basta l’autorete di Mustacchio al tramonto della prima frazione al Pordenone, per regalarsi la gioia della vittoria e del secondo posto in classifica.
Stroppa in partenza conferma i dieci-undicesimi della formazione che è riuscita a pareggiare 1-1 contro il Cittadella: fuori solamente lo squalificato Molina, al suo posto Mustacchio, mentre Strukelj nell’undici titolare, rispetto alla sconfitta di una settimana fa contro il Pisa, schiera Vogliacco e Chiaretti in al posto di Almici e Misuraca.
Passano buoni cinque minuti per poter assistere alla prima conclusione, ci prova Messias dalla distanza, il suo tiro termina oltre la traversa. Non sta a guardare il Pordenone e due minuti dopo crea l’occasione del possibile vantaggio, Ciurria spinge forte sull’out di destra, arrivato sul fondo converge e serve in area per Pobega che non trova la porta, mettendo alto di piatto un rigore in movimento.  Immediata la replica dei calabri, quando ripartono in contropiede creano sempre problemi alla retroguardia nero verde. Sulle conclusioni ravvicinate di Samy e Vido, Di Gregori indossa i panni dell’uomo ragno, prima si distende sul sinistro dell’attaccante nigeriano, poi compie il prodigio sul successivo tap-in della seconda punta crotonese. Fatica il Pordenone ad uscire dalla propria metà campo, nei primi venti minuti la squadra di Stroppa controlla il gioco con maggior convinzione, e mantiene quasi costantemente l’iniziativa, ma quando i ramarri riescono a ripartire lo fanno con estrema qualità. Intorno alla mezzora, una bella incursione di Gavazzi su suggerimento di Strizzolo, conclusa con un’invitante traversone, trova l’inserimento di De Agostini che calcia però lontano dalla porta di Cordaz.  Minuto 35, Crociata si lancia verso l’area  pordenonese, non trovando assistenza da parte dei compagni tenta il tiro dalla distanza: conclusione appena sopra la traversa ma con Di Gregorio che controlla sornione, la traiettoria della sfera.  Vicinissimo al vantaggio il Pordenone al 42’, Pobega conquista palla al limite dell’area, e da posizione defilata calcia di forza alla ricerca del bersaglio grosso, fuori di poco, ma è l’aperitivo del vantaggio che arriva al minuto 44. Gavazzi calcia forte e basso tagliando in due la difesa calabra, Mustacchio nel tentativo di anticipare l’accorrente Chiaretti infila la propria porta con un autogol che vale il vantaggio per i ramarri. Non c’è recupero e dopo 45 minuti, il signor Camplone manda tutti negli spogliatoi.

Si fa subito sotto in avvio di ripresa il Crotone, il tiro cross di Crociata al 47’ seppur insidioso non trova l’inserimento di nessuno dei suoi compagni di squadra. Sul fronte opposto ci prova Pobega, senza esito la sua conclusione mancina che sfila  lontano dalla porta difesa da Cordaz. Il Crotone cerca con insistenza la via della rete, al 49’ il piazzato di Barberis termina alto di poco.  Stessa sorte per il piazzato dalla destra  con il quale Gigliotti cerca di soprendere Di Gregorio, il tentativo a girare  direttamente verso la porta finisce oltre la traversa.  64 i minuti sul cronometro quando Messias si produce in una grande azione personale, salta come i paletti di uno slalom due giocatori sull'out di destra, preciso il suo traversone alla ricerca della testa di Samy, ma l’intervento della difesa è chirurgico, disinnescando di fatto la possibile occasione crotonese. Non cala di intensità la gara, anzi… deve essere corso un brivido sulla schiena dei sostenitori calabri, quando Camporese viene murato dalla difesa, e ancor  più quando la spinta di Giglietti su Strizzolo in piena area di rigore, viene giudicata regolare. Vista dalla tribuna, rimane più di un dubbio sulla decisione del direttore di gara. Ma non molla il Crotone, al 73’ Messias, tenta ancora la conclusione, Di Gregorio puntuale, blocca il tiro. Col passare di minuti perde convinzione la squadra di Stroppa, il Pordenone da parte sua cerca di rallentare i ritmi nel tentativo di togliere intensità al match e di correre rischi il meno possibile. Vani gli ultimi assalti degli ospiti nei quattro minuti di extra time concessi, ed allora la "Dacia Arena" sorride per l’ottava volta di fila ai ramarri, che riconquistano la seconda posizione di una classifica bella quanto inaspettata.

Antonino De Blasi

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  Scritto da La Redazione il 08/12/2019
 

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