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Edizione provinciale di Udine


FEMMINILE - Tavagnacco guarda avanti e riparte dai cadetti

Non c’è tempo per i rimpianti, dopo lo scivolone in serie B al duo Moroso-Bonanni il compito di allestire una squadra competitiva. Per ricostruire il settore giovanile c’è Vito Tamma

La botta è una di quelle che si fanno sentire. Dopo quasi un ventennio di permanenza nella massima serie femminile il Tavagnacco scivola nella serie cadetta dopo una stagione indubbiamente travagliata, caratterizzata da scelte tecniche condizionate da un difficile amalgama di troppe giocatrici nuove e provenienti da realtà diverse, ma comunque condita da un’enorme dose di sfortuna. Dopo il sofferto esonero di mister Luca Lugnan e la promozione in prima squadra di Chiara Orlando dalla formazione Primavera, le cose sembravano dover prendere una piega diversa, viste le giornate che ancora mancavano e l’esiguo distacco con le squadre che precedevano in classifica. Se durante l’ultimo giro di lancetta ad Empoli non si fosse lasciato a Cecilia Prugna il pertugio per scoccare l’ultimo tiro della disperazione che ha portato al pareggio, saremmo qui a raccontare un’altra storia, sottolineando la fortuna delle ragazze del presidente Moroso, salve raggiungendo l’Hellas Verona e condannando alla serie B il Pink Bari e l’Orobica Bergamo, compagini che comunque quest’anno, da retrocesse, erano state ripescate nella massima serie a causa delle defezioni del Mozzanica e del Chievo Verona Valpo.

Il calcio, si sa, spesso è cinico anche se riguarda il “gentil sesso”, e quindi le uniche società disposte a riprendere a giocare erano la Juventus, il Milan, il Tavagnacco e l’Orobica, per ovvi motivi di classifica. La decisione di non far ripartire il massimo campionato e nemmeno disputare i play-off e play-out ha invece premiato tutte le altre società che altrimenti avrebbero rischiato la propria posizione.

Al netto di eventuali defezioni o presentazione di ricorso, però, il Tavagnacco deve guardare avanti, mettendo in campo tutto ciò che serve per riconquistare subito la massima serie. Il duo Moroso-Bonanni dovrà allestire, con le risorse a disposizione, una squadra adatta alla categoria e soprattutto ricostruire un settore giovanile all’altezza, che sia in grado di produrre numerose atlete in grado di approdare in prima squadra, come faceva un tempo.

La chiamata del vulcanico Vito Tamma come Responsabile del Settore Giovanile va indubbiamente in questa direzione. Il suo compito non sarà facile, la scelta di uno staff tecnico e l'organizzazione di un lavoro competente che possa garantire la professionalità necessaria sarà fondamentale, anche considerando che sul territorio i suoi principali “competitors”, almeno sulla carta, si chiamano Udinese, Pordenone e Triestina. Nessuna di queste società, però, può offrire come il Tavagnacco una partecipazione al Campionato Primavera Nazionale, anticamera delle serie maggiori, per le ragazze che vogliano affrontare questa sfida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 01/07/2020
 

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